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  • Totti, amaro ultimo derby da spettatore

    Totti, amaro ultimo derby da spettatore

    • Francesca Schito
    E' finita così, a meno di clamorosi cambiamenti nel prossimo futuro, l'avventura di Francesco Totti nei derby della capitale. L'ultimo per il numero 10 giallorosso, visto dalla panchina per larga parte del match e poi in piedi, accanto a De Rossi, quando Spalletti li ha mandati a scaldare senza però concedergli la gloria dell'ingresso. 

    Non sono serviti gli appelli lanciati da tifosi e giornalisti per far giocare il capitano romanista, come peraltro già ampiamente pronosticabile dopo la conferenza stampa prepartita del tecnico di Certaldo. Luciano Spalletti ha scelto il tridente leggero per poi far subentrare Dzeko dopo un'ora lasciando fuori Totti, rimasto a guardare i suoi compagni che confezionavano il 4-1 contro la Lazio. Le telecamere continuavano a immortalare i volti di De Rossi e del capitano, spettatori esattamente come nella stracittadina d'andata, anche se in quel caso con la motivazione degli infortuni.

    "Sono il primo a essere dispiaciuto di non aver fatto giocare Francesco Totti, sono il primo da tifoso a non averlo fatto giocare - le parole del tecnico toscano al termine della partita -. Quando poi però mi siedo in panchina mi devo rendere conto di come abbia bisogno di altri giocatori forti come lui e che devo tenere nella sua stessa considerazione per come stanno rendendo". 

    E' andato via scuro in volto Francesco, non era certo così che si immaginava il suo ultimo anno, non era certo così che si aspettava il suo ultimo Lazio-Roma, non era certo così che dipingeva nei pensieri il suo addio. Lui che nel derby del gennaio dello scorso anno ha avuto quello che, a conti fatti, è stato probabilmente l'ultimo acuto del Totti che fu, con la doppietta che negò ai rivali di sempre la vittoria. Dal selfie che fece il giro del mondo alla faccia quasi impassibile di oggi, il passo è stato tremendamente breve. Un colpo al cuore.

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