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  • Non ci sono più dubbi: |La Signora è senza rivali

    Non ci sono più dubbi: |La Signora è senza rivali

    Nessun problema per il Milan, la squadra più in forma che c’è. Merito di mister Allegri, ovvio, bravissimo a «rilanciare» Boateng nella sua posizione ideale. Per il resto... tanto tuonò che piovve. NapoliJuve prometteva spettacolo di pubblico e gioco, ma alla fine Napoli ci ha regalato un po’ di tutto meno che lo spettacolo calcistico. C’è stata una sassaiola al pullman della Juve, un vetro rotto, grande paura, lancio di uova marce, stadio gremito come quando al S. Carlo si tiene la prima di qualche opera famosa, niente però quanto allo spettacolo calcistico, non pervenuto. Partita tattica da parte delle due squadre: il Napoli a sorvegliare le mosse di Pirlo per impedirgli le giocate che mettono in difficoltà l’avversario e in più di una occasione mettono qualche bianconero davanti alla porta, tutto sembrava studiato alla perfezione, la realtà ci ha mostrato invece un Pirlo imprendibile, il migliore dei suoi, mai preso né da Behrami né da Hamsik, sua la pennellata che ha esaltato le doti da colpitore di testa e la classe di Giorgio Chiellini, che con un’incornata di rara potenza ha portato in vantaggio la Juve, niente a che vedere con il pallone sbattuto sulla testa di Schelotto che ha permesso all’Inter di pareggiare nel derby. Britos nell’occasione, marcatore di Chiellini, visto come il bianconero è salito sull’ascensore per colpire, ha avuto dei giramenti, si è scontrato anche con il compagno Inler, dopo di che non poteva che essere sostituito. La Juve da parte sua aveva chiamato anche la digos a sorveglianza della qualità balistiche di Cavani, temendo che potesse attraversare una di quelle serate in cui sa andare in gol come pochi. Quello però era un altro Cavani, quello di adesso si può marcare al massimo con una tirata di capelli (vedi Chiellini). E se non segna Cavani, lo ripeteremo fino alla noia, tempi duri currunt per il Napoli ovviamente. Il primo tempo ha visto il predominio della Juve almeno fino a quando il Napoli ha colto il pareggio, nel secondo tempo leggermente meglio i campani senza però dare mai l’impressione di poter passare, salvo l’occa sione buttata al vento da Dzmaili. È stata questa la partita che ha dimostrato come la Juve non abbia avversari in questo campionato, nonostante l’impegno di Champions. Non certamente il Napoli, arrivato all’impegno con testa e muscoli molli (come a Udine) frutto di una regia totalmente sbagliata rispetto alle competizioni e al modo di affrontarle. Saremmo più prudenti sull’esito finale di questo campionato se al posto del Napoli vi fosse il Milan di questi tempi. Poche intanto le squadre in campo oggi senza patemi, tra queste Bologna e Cagliari, dopo il successo con la Fiorentina si è fatta largo la convinzione che Kone, Diamanti, Gabbiadini e Gilardino possano coesistere, così Pioli li manda in campo tutti insieme. Avranno di fronte un Cagliari in grande forma. Poi Sampdoria e Parma, liguri in spolvero dopo il 2-0 al Chievo, emiliani arrabbiati per la sconfitta con il Catania, sarà un’incontro agonisticamente valido con possibilità di pareggio. Per la lotta retrocessione c’è Pescara-Udinese, gli abruzzesi devono vincere per sperare, l’Udinese invece viaggia solo per consolidare la già buona classifica. Per la Roma (in casa contro il Genoa) vale quanto detto per l’Udinese, per i liguri invece c’è imperio di non perdere, pena il crollo di una già traballante classifica. Questione di vita o di morte per il Palermo che va a far visita al Torino con il “nuovo” tecnico Gasperini, non puòperdere, mentre il Toro può anche pareggiare. Per Siena-Atalanta, lotta all’ultimo coltello, nessuna può fermarsi.
     


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