Non sparate su Balotelli: non lo merita
Poi, però, è diventato un bersaglio facile. Troppo. Nel senso che gli sparano addosso anche quando c’entra poco o nulla: se accende un fiammifero, raccontano che ha lanciato una bomba carta; se sta male sul serio, dicono che non ha voglia di allenarsi. Se poi accade come adesso, cioè che sta fuori tre mesi e mezzo a causa di un brutto infortunio, pretendono che voli appena tornato in campo. Ecco, questo non può succedere, altrimenti non sarebbe un uomo ma una macchina: giri la chiave e parte.
Balotelli ha disputato l’ultima gara della sua stagione il 27 settembre, è rientrato contro la Fiorentina (tre minuti...), si è scaldato contro l’Empoli (ventitré minuti) e ieri finalmente ha giocato dall’inizio. Sono passati quasi quattro mesi dall’ultima partita vera e intera alla quale ha partecipato, contro l’Alessandria in effetti ha fatto poco, si è mosso con fatica, è stato chiaramente in difficoltà fisica (poi ha trasformato il rigore con la solita impressionante freddezza, ma questo è normale per lui). Ebbene, già hanno preso la mira: ecco il solito Balotelli, è stato tra i peggiori in campo, una mezza sciagura, ha deluso tutti.
Eh no, dai. Non è giusto, non lo merita. Nemmeno lui che tanto ci ha illuso e tanto ci ha fatto disperare. Questo è un pregiudizio, bello e buono. Tanto che Mihajlovic, uno che con Balotelli sembra essere rigido a sufficienza, ha spiegato stizzito: “Mario non è mai stato in corsa per giocare il derby, perché ora deve recuperare la condizione”.
Ecco, lasciatelo giocare sereno adesso, almeno fino a quando non avrà ritrovato la forma e non sarà cresciuto sul piano atletico. Allora potrete ricominciare a sparare sul fenomeno mai diventato fuoriclasse: vedrete che le occasioni non mancheranno. Se invece Mario non concederà più opportunità di prendersela con lui, vorrà dire che stavolta è cresciuto davvero. E allora ci sarà da divertirsi.