Ultimi in campionato, fuori dalla Coppa Italia. Peggio di così forse non si poteva andare, ma se uscire col Milan nella coppetta infrasettimanale era auspicabile a inizio stagione (addirittura ai supplementari), l'ultimo posto in classifica lascia l'amaro in bocca. Attenzione, non perché sia uno scandalo a priori che il Novara possa trovarsi sul fondo della graduatoria, ma per il modo in cui ci si è appoggiati dopo un inizio difficile ma comunque promettente.

Nelle prime giornate tutti dicevano che il Novara giocava bene, lottava, ma doveva farsi le ossa nella massima serie per non subire gol stupidi come successo nelle prime uscite. La squadra però lottava, segnava, si dannava l'anima. Ora la situazione è decisamente più grigia. Col passare del tempo le reti subite, anche e soprattutto in modo ingenuo, sono aumentate esponenzialmente. I gol fatti invece sono drasticamente diminuiti, così come il volume e la qualità del gioco.

Passare alla difesa a cinque è stata una mazzata senza precedenti, soprattutto perché avallata dalla coincidenza del pareggio interno col Napoli che ha dato la convinzione di aver trovato la quadra. A mio avviso abbiamo invece regalato le ultime partite. Difendersi a cinque non serve a subire meno gol se la qualità della difesa non è alta. L'ha dimostrato anche la partita di Coppa Italia dove il Milan B, con le riserve di lusso, avrebbe potuto fare quattro-cinque gol.

Inoltre toglie pericolosità davanti e chiude il gioco in un imbuto sterile. Le ripartenze si fermano sulla nostra trequarti per mancanza di alternative, anche perché Mascara e Caracciolo, appena arrivati, non sono certo micidiali corridori. La perplessità dunque rimane. All'inizio era intoccabile, ma ora Tesser rischia davvero.