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  • NUMBER 1, Sepe a CM: 'Cresciuto nel mito di Peruzzi, sogno di vincere col Napoli'

    NUMBER 1, Sepe a CM: 'Cresciuto nel mito di Peruzzi, sogno di vincere col Napoli'

    • Andrea Distaso

    La Serie B torna protagonista nel consueto appuntamento settimanale con NUMBER 1, lo spazio concesso da Calciomercato.com ai portieri protagonisti della settimana e alle rivelazioni italiane e straniere del domani. Dopo Alberto Brignoli della Ternana, è il turno dell'estremo difensore della Virtus Lanciano capolista Luigi Sepe (nella foto tratta dal sito napolicalcionews.it), 22 anni, prodotto del settore giovanile del Napoli e tuttora di proprietà della società partenopea. Pochi si ricorderanno che ha già debuttato a soli 16 anni in Serie A con la maglia della squadra del cuore in un Fiorentina-Napoli del 2-1 della stagione sportiva 2008/2009, quando giocò a causa dell'indisponibilità contemporanea di Iezzo, Gianello e Navarro. Poi la crescita nella formazione Primavera e due stagioni in Lega Pro tra le fila del Pisa che gli hanno permesso di ereditare quest'anno la maglia del Lanciano di Nicola Leali, passato nel frattempo allo Spezia attraverso la Juventus. Viene seguito molto da vicino dal nuovo preparatore dei portieri di Benitez, Xavi Valero, che non lo sta perdendo di vista in prospettiva futura.

     

    A quale età hai cominciato a giocare a calcio e quando hai iniziato a fare il portiere?

    "A giocare a calcio ho incominciato all’età di 7 anni e da subito ho iniziato a fare il portiere".

    Avevi un idolo da bambino che ti ha spinto a diventare portiere o quale è stato il motivo per cui ha scelto di farlo?

    "Oltre a piacermi il ruolo da portiere, avevo un idolo ed era ed è Angelo Peruzzi".

    Che tipo di portieri credi di essere dal punto di vista tecnico e caratteriale? Qual è il tuo modello di riferimento?

    "Da un punto di vista tecnico sono un portiere che cerca di rendere le cose difficili, facili. Caratterialmente sono uno che cerca sempre di restare calmo e sereno. Di riferimento ci sono 2 portieri: Handanovic e De Sanctis".

    Questo a Lanciano è il tuo primo anno in Serie B dopo due stagioni a Pisa in Lega Pro. Quali sono le differenze/difficoltà principali che hai trovato e come valuti al momento la tua esperienza alla Virtus?

    "Le differenze sono tante: tra le altre la velocità e la precisione nei tiri, la tattica che viene curata molto di più in qualsiasi minuto. Per ora valuto bene la stagione e spero che continui così".

    Nonostante il ko di Modena, la squadra resta prima in classifica davanti a squadre sulla carta molto più attrezzate per fare un campionato di vertice. Qual è il vostro segreto e che obiettivi ti poni per i prossimi mesi?

    "Il nostro segreto è il lavoro quotidiano e il gruppo che è molto compatto. La cosa più importante è aiutare i propri compagni nei prossimi mesi sperando di fare più punti possibili…poi si vedrà".

    Sei nativo di Torre del Greco e sei cresciuto nel settore giovanile del Napoli. Cosa pensi della stagione che sta disputando la squadra di Benitez?

    "Sta disputando un’ottima stagione, e sono sicuro che arriverà il più alto possibile in campionato e altrettanto in Champions".

    Tornando al tuo ruolo e rimanendo sul Napoli, che giudizio hai di Pepe Reina, l’attuale portiere titolare? Paragoni con De Sanctis?

    "Reina è un portiere esperto molto bravo in porta e soprattutto bravo con i piedi. De Sanctis è un portiere diverso da Reina ma anche lui tanto esperto, molto forte e soprattutto costante nelle sue prestazioni".

    Ti piacerebbe un giorno tornare nella tua città e diventare il numero 1 azzurro o hai ambizioni diverse (magari giocare all’estero) per il tuo avvenire?

    "Mi piacerebbe giocare nel Napoli, ovviamente è il mio sogno. Ma non mi dispiacerebbe affrontare prima o poi un’avventura all’estero, magari in Inghilterra".

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