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  • Nuova Italia:| Resta made in Juve

    Nuova Italia:| Resta made in Juve

    Tra sei giorni la prima lista di Prandelli: come Lippi, il nuovo ct punta sui bianconeri.
    L'Italia resta made in Juve.
    Sfiorata la panchina della Juve, per la quale a lungo è stato indiziato, Cesare Prandelli ne dirigerà comunque un bel pezzo seduto su quella della Nazionale. Tra sei giorni dovrà compilare la sua prima lista e, a occhio, tanto si rifornirà nella bottega dove già andava Marcello Lippi: Storari, Motta, Chiellini, Bonucci, Marchisio e Pepe, paiono da corsa, tra conferme e scommesse, uniti a quell'Amauri che dopo il passaporto sta ritrovando il mestiere d'attaccante. Per non parlare di chi, al momento, è rotto, da Buffon a Iaquinta. Alla fine, insomma, l'Italia griffata Prandelli potrebbe aver basi bianconere ancor più di quella precedente. Che pure in Sudafrica crollò, sibilano da giugno i critici, ma per diverse ragioni. E poi, di negozi così forniti di articoli italiani, ce ne sono davvero pochi.

    L'innesto sarebbe Amauri Carvalho de Oliveira, che pure fu il gran trapianto di Lippi, poi abortito per sparizione del candidato. Ora, è tornato: «Sono dieci anni che vivo qui - ha detto ieri Amauri a Sky - e sono dieci anni che pago le tasse qui. Ho pagato più tasse qua che dove sono nato: mi sento un cittadino italiano e se ci sarà la convocazione, risponderò da cittadino italiano».
     


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