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  • Onore a una grande EuroJuve e alla civiltà sportiva dei fantastici tifosi Celtic

    Onore a una grande EuroJuve e alla civiltà sportiva dei fantastici tifosi Celtic

    Sette anni dopo l'ultima volta, quando in panchina sedeva Fabio Capello, la Juve torna nei quarti di finale della Champios League e si riprende il posto che le spetta nella nobiltà del calcio europeo.

    L'impresa è straordinaria,  se si pensa a come fosse stato disintegrato il club nell'estate 2006 dal ciclone Calciopoli, vicenda per la quale è pendente davanti al Tar del Lazio la richiesta di risarcimento danni alla Figc per complessivi 443 milioni di euro.

    In attesa del pronunciamento della giustizia amministrativa che, se accogliesse la richiesta bianconera nella sua totalità, disintegrerebbe l'organizzazione di Abete, Andrea Agnelli e Antonio Conte hanno firmato il rilancio della società ai massimi livelli, nazionali e internazionali.

    Le basi per l'eliminazione del Celtic, con l'aggregato complessivo di 5-0, erano state gettate a Glasgow. A Torino, l'impresa è stata coronata grazie ai gol di Matri e Quagliarella (che gioca poco, ma vanta una media di una rete ogni 94 minuti) e da un'altra convincente prestazione collettiva che ha consentito a Buffon di portare a 490 i minuti di imbattibilità in Coppa dei Campioni.

    Aspettando il 15 marzo, giorno del sorteggio dei quarti, gli elogi all'EuroJuve che onora se stessa e il calcio italiano, si mescolano al tributo ai fantastici tifosi scozzesi. Nello Juventus Stadium, ieri sera essi hanno impartito un'autentica lezione di civiltà sportiva, di fair play e di straordinaria passione al calcio italiano, spesso lesto a trasformarsi nel più bullo del mondo. Le cronache delle nefandezze perpetrate a Napoli dall'una e dall'altra parte, i cori razzisti, gli insulti e le altre porcherie che costellano troppe partite di serie A, sono lontani anni luce dallo spettacolo di educazione e di sportività che la gente del Celtic in trasferta a Torino ci ha offerto. Al punbto da scatenare gli applausi della tifoseria bianconera e i complimenti dello stesso Conte a fine partita.

    Pur sconfitti ed eliminati dalla più importante coppa europea, i sostenitori del Celtic non hanno mai smesso di cantre a squarciagola, di incitare la propria squadra, rendendo cavallerescamente omaggio alla Juve. Si capisce dove affondino le radici i 125 anni di storia della squadra scozzese. Perchè la stessa conti 6 milioni di tifosi ai quattro angoli del pianeta. Perchè  sia stata una degna rivale dei bianconeri. Perchè quelle maglie a strisce orizzontali bianche e verdi siano la divisa di un club degno degli applausi del mondo.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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