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  • Pagelle Calciomercato Chievo: l'eredità del d.s. Nember

    Pagelle Calciomercato Chievo: l'eredità del d.s. Nember

    • Federico Vaccari
    INTRODUZIONE: Con le ultime uscite di Bentivoglio e Sestu, la risoluzione contrattuale di Guana e il prestito di Papp in Romania, si chiude il mercato dell’anno zero per il Chievo. Niente da fare per chi si aspettava dall’Ata Hotel l’ occasione in giorno di saldo. Le mancate uscite di Dejan Lazarevic e Pellissier, più preannunciate che realmente fattibili, hanno dato fisionomia ad una squadra che ora deve incominciare ad assomigliare sempre più al proprio mister Corini. Riconfermato al termine della seconda sudata salvezza consecutiva, la vera rivoluzione del Chievo parte da qui. Un ritorno alle origini, visto che lo staff interno alla prima squadra si rinforza sempre più di quegli uomini-Chievo voluti soprattutto da Campedelli: Lanna e Moro, assieme ad Eugenio Corini rappresentano la congiunzione tra il primo Chievo della Serie A, tredici anni fa, e la seconda rinascita. Colpa solo di una salvezza conquistata sul filo di lana con i colpi di mercato non più al top per Sartori? Sta di fatto che nel giro di qualche settimana la società ha prima ufficializzato le prime tredici operazioni in entrata, che si sono aggiunte alla clamorosa decisione da parte di Sartori di abbandonare la barca su cui già vi sedeva da un pezzo. Colpa dello stress, di una motivazione che è venuta a mancare nel momento più bello o semplicemente una scelta dettata dal deteriorarsi di quei tangibili presupposti che urgono per ripartire daccapo?
     
     
    ARRIVI: Che il Chievo abbia completamente cambiato faccia si denota dalle sedici operazioni in entrata complessive, peraltro per metà seguite dal nuovo diesse Luca Nember. Un’egemonia pesante la sua, trasformata in una raffica di colpi in entrata. Starà a Corini il compito di amalgamare la nuova ossatura del gruppo, in un rilancio complessivo di tutta la squadra. Di motivazione ce n’è abbastanza, a partire dalla scelta dalla scelta di puntare su un ragazzo di 23 anni per la porta: Francesco Bardi ha superato nelle gerarchie Puggioni (poi rimasto) ma con l’esperto Bizzarri e la novità Seculin il reparto non dovrebbe subire troppi “contraccolpi”. In difesa la novità l’ha portato il ritiro di San Zeno, con l’arrivo via Napoli di Gamberini, vecchio teenager che con Dainelli potrebbe ricucirsi la coppia centrale vista con la maglia della Fiorentina. Non sarà facile scavalcare Cesar nelle gerarchie difensive, ma ci proverà il serbo Zukanovic, prelevato dal Gent per rinforzare il reparto. Sulla sinistra la linea sempreverde voluta dalla società è costituita dalla freschezza di Biraghi, alla ricerca di una netta consacrazione, e dall’imprevedibilità del brasiliano Edimar: tutto da scoprire. Rispetto il passato si evidenzia maggior solidità difensiva, anche se i nuovi non si sono ancora visti. Così come il centrocampo, rinnovato dalle opportunità Izco, Cofie e il francese Mangani: a loro il compito di illuminare il gioco e rimpolpare un reparto in calo in queste ultime stagioni. In attacco la riconferma di Paloschi diventa l’acquisto numero, senza di lui il Chievo avrebbe perso molta qualità davanti. Meggiorini e Maxi Lopez non dovrebbero risparmiarne di quantita e duttilità, anche se il lavoro da fare è ancora molto. In ultima, Botta e Schelotto hanno aumentato tecnicamente una mediana offensiva che con Birsa e Bellomo può avere tante soluzioni di gioco.
     
    PARTENZE: Rinunciare alla chiave del gioco Luca Rigoni e alla spettacolarità di Théréau non è mai semplice. Soprattutto per squadre come il Chievo. Ma la società ha saputo rimediare con intelligenza e affidabilità. Chi non ne aveva più nelle gambe ha scelto di cambiare. Con loro si è salutato Dramé, cresciuto esponenzialmente nell’ultima stagione sulla fascia sinistra. Sfoltire la rosa era il compito del direttore Nember nelle ultime ore di mercato: Bentivoglio, Sestu e Papp sono stati i sacrificati di una squadra che cominciava ad essere in sovrabbondanza.
     
    BILANCIO: Nonostante alcune questioni in uscita che non sono state risolte nelle ultime ore, il Chievo si presenta ben conscio che nonostante un buon mercato fatto, sia qualitativamente che tecnicamente, la sfida più importante di Corini sarà quella di trovare gli equilibri giusti. Una squadra cambiata radicalmente negli equilibri tattici rispetto la scorsa stagione e legata dal fattore motivazionale che diverrà determinante per trovare continuità in campionato. Nessun leader, tutti leader per un obiettivo comune che rimane la salvezza.
     
    VOTO: 6,5 – Come si può non dar la massima sufficienza ad un mercato che i tifosi del Chievo non si ricordavano da tempo? In ultima hanno rischiato di perdere anche il suo capitano Pellissier, poi rimasto più per mancanza di proposte all’altezza che di spirito proprio. Uno spirito che si dovrà adattare a quello del nuovo Chievo. Vincerà la sfida Campedelli?
     

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