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  • PAGELLONE: Allegri, coraggio da 10. Spalletti come Capello: 9. Genova giù: 1

    PAGELLONE: Allegri, coraggio da 10. Spalletti come Capello: 9. Genova giù: 1

    • Stefano Agresti

    10 IL CORAGGIO DI ALLEGRI. Spesso ne abbiamo criticato l’atteggiamento troppo prudente, che ha portato la sua Juve a esprimere un calcio deludente. Con la Lazio se l’è giocata addirittura con cinque calciatori offensivi e i bianconeri hanno non solo vinto, ma divertito. Forse è un segnale: in passato ha sbagliato a non osare.

     

    9 LA DIFESA DELLA ROMA. Tra dicembre e gennaio, in nove partite, ha incassato appena due gol (nella sconfitta con la Juve e nel 3-1 al Chievo). Nel 2017, in campionato, ha vinto tutt’e tre le gare per 1-0. E’ la Roma di Spalletti, sembra il Milan di Capello: una squadra che, alla fine, vinceva.

     

    8 CHIESA. Primo gol in Serie A per Federico, figlio di Enrico. Somiglia al papà non solo nel volto ma anche nel modo di correre e di comportarsi in campo. Paulo Sousa sta scoprendo una stellina: oltre alla rete, fa anche molto altro.

     

    7 I RAGAZZI DEL ’99. Bastoni e Melegoni sono le ultime invenzioni di Gasperini, coraggioso e abile nel pescare a piene mani da un pozzo che sembra senza fondo: il vivaio dell’Atalanta. E i risultati continuano ad arrivare.

     

    6 JOAO MARIO. Altro che Banega: questo a noi sembra un calciatore di spessore e completezza decisamente superiori. Entra, segna e trascina l’Inter alla vittoria: ma Pioli è sicuro che non debba essere sempre titolare?

     

    5 DONNARUMMA. Per una volta, sottolineiamo le incertezze di un fenomeno: in ritardo sul diagonale di Insigne, ingenuo su quello di Callejon che gli passa sotto le gambe. Poi fa un miracolo, ma ormai il Napoli è volato via. Non per colpa sua: anche per colpa sua.

     

    4 BIZZARRI. Errori ben più gravi rispetto a quelli di Donnarumma su due gol del Sassuolo: evidente il primo, clamoroso il secondo (e un po’ patetiche le proteste per un fallo che chiaramente non c’è).

     

    3 LE POLEMICHE (SOCIAL) SU PJANIC. Foto di gruppo via Instagram dallo spogliatoio della Juve, c’è una maglietta della Lazio (scambiata con un avversario) sotto i piedi di Pjanic. Sui social infuriano le accuse e il caos: mancanza di rispetto eccetera. Tutto pretestuoso: chi è stato in un qualsiasi spogliatoio sa che le magliette spesso finiscono a terra, a fine partita.

     

    2 MIHAJLOVIC. Quattro sconfitte e una sola vittoria nelle ultime sette giornate, in mezzo anche l’eliminazione in Coppa Italia: il Torino delude. Sinisa continua a prendersela con il mondo: ma un po’ di autocritica no? 

     

    1 GENOVA. Nelle ultime cinque giornate di campionato, quindi dieci partite complessive, Samp e Genoa hanno rimediato tre punti: due pareggi (in casa con Udinese ed Empoli) i blucerchiati, un pareggio (in casa con il Crotone) i rossoblù. Una città in affanno, due squadre che stanno scivolando a braccetto verso la coda della classifica. Fortuna che quest’anno non si corre il rischio di andare in B.

     

    0 IL CAMPIONATO A 20 SQUADRE. Ne abbiamo già parlato (LEGGI QUI), ma vale la pena ribadirlo: il campionato è praticamente già finito per le ultime 12 squadre della classifica e questo non è né bello, né regolare, né appassionante. Occorre ridurre la Serie A e tornare a 18 partecipanti, ma non accadrà: troppo logico, la Lega si oppone.

    @steagresti

     


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