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PAGELLONE: Baggio, Zeman e Gabigol i re. Bonucci da 5, zero a De Laurentiis

PAGELLONE: Baggio, Zeman e Gabigol i re. Bonucci da 5, zero a De Laurentiis

  • Stefano Agresti

10 (E LODE) BAGGIO. Uno che decide di passare il giorno del cinquantesimo compleanno tra i terremotati, potendosi permettere molto altro, è un fuoriclasse assoluto anche come uomo.

 

9 ZEMAN. Una magia, o forse una favola: torna a Pescara e il Pescara vince, addirittura 5-0, la prima partita del suo campionato. Ora c’è perfino chi parla di salvezza. Suvvia, non esageriamo: un conto sono le magie, un altro i miracoli.

 

8 GABIGOL. Non è un portafortuna o una mascotte, tanto meno un bidone. E’ un ragazzo con doti importanti, che vorremmo scoprire fino in fondo. Intanto - pur non avendo giocato quasi mai - ha regalato all’Inter un gol importantissimo. Fatecelo vedere di più, d’ora in avanti.

 

7 IL NAPOLI (MENO DE LAURENTIIS). Pronta e grande reazione dopo la normale sconfitta di Madrid e le anormali critiche di De Laurentiis all'allenatore. Il gruppo è compatto, forse ancor più di prima. Nel nome di Sarri, ovviamente.

 

6 DI FRANCESCO. Il Sassuolo è in ripresa, dopo avere abbandonato l’Europa League e avere recuperato buona parte dei suoi infortunati. Una stagione nata male, destinata a finire decisamente meglio.

 

5 BONUCCI. Brutta la lite in campo con Allegri. Niente di così grave, per carità, però non ci saremmo aspettati che uno come lui potesse avere uno screzio del genere con il suo allenatore in mondovisione. La Juve lo multerà, benché sia un suo simbolo: quando si dice un grande club (voto 9).

 

4 BACCA. Il Milan è una squadra che funziona a meraviglia: vince anche in dieci. Lui, Bacca, è sempre fuori dal gioco e dalla partita. Come se non ci fosse. Anzi, pure peggio.

 

3 MIHAJLOVIC. Ha vinto appena una delle ultime sette partite, contro il Pescara (di Oddo). Grave il tracollo con la Roma: okay, i giallorossi sono decisamente superiori, ma il Toro non è mai stato in partita. Ci aspettavamo di più. Molto di più.

 

2 L’ARBITRO MASSA. In un week-end ricco di errori arbitrali, come al solito, spicca la topica decisiva di Massa, il quale nega al Cagliari un gol regolare oltre ogni ragionevole dubbio. E’ la seconda volta di fila che la Samp viene avvantaggiata, certamente per caso: il problema è che quei signori con il fischietto sono proprio scarsi, benché Nicchi sostenga il contrario.

 

1 IL GENOA. Tutti allo sbando: società, squadra, anche allenatore. Che alla fine, come da tradizione, paga il conto. In particolare per le scelte di Preziosi, il quale - al solito - ha smantellato la formazione titolare a gennaio liberandosi di Rincon, Pavoletti, Ocampos. Dispiace per Juric, uno che cerca sempre di far giocare a calcio le sue squadre.

 

0 DE LAURENTIIS. Ha provato a spaccare la sua creatura, il suo gioiello, in pochissimi minuti, appena finita la partita del Bernabeu. Lo abbiamo spesso elogiato o difeso, a seconda delle circostanze, ma stavolta è imperdonabile: voto zero. Un effetto, comunque, il suo sfogo l’ha avuto: il Napoli è ancora più compatto. Ma non è questo il risultato a cui pensava quando ha preso il microfono in mano.

@steagresti
 

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