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  • Palacio non è solo: da Bilica a Di Michele, quando il portiere improvvisato funziona

    Palacio non è solo: da Bilica a Di Michele, quando il portiere improvvisato funziona

    Le parate di Rodrigo Palacio nel match di Coppa Italia tra Inter e Verona hanno fatto il giro d'Europa. C'è chi ha messo in dubbio, ovviamente scherzando, il posto di Handanovic e chi, dopo gli errori in attacco, ha consigliato all'argentino di ridiscutere il proprio ruolo. Palacio però non è stato il primo giocatore di movimento prestato alla porta, anzi, la storia anche solo del nostro calcio è piena di esempi.

    Restando nel contesto della Coppa Italia il primo che salta in mente è David Di Michele che nel 2004, in un pirotecnico Lecce-Udinese, dopo aver segnato una doppietta parò un rigore a Mirko Vucinic. Un gesto che fece passare in secondo piano anche le due reti in partita. Spulciando gli archivi però possiamo tornare a San Siro dove qualche anno prima di Palacio fu protagonista un difensore brasiliano: Bilica. La partita è Milan-Venezia e nell'occasione Sheva si fece ipnotizzare dal dischetto.

    L'Inter però non è nuovo a queste situazioni particolari. In Coppa Uefa in un match contro il Valencia toccò all'ex di turno Farinos indossare i guanti e difendere la propria porta. Contro i nerazzurri invece toccò all'udinese Pineda difendere i pali dopo l'espulsione di Turci. Il piccolo argentino però non riuscì a restare immacolato per più di pochi secondi, Ronaldo lo punì sul proprio palo sulla punizione seguente. Per la serie non tutte le ciambelle riescono col buco.

    Il caso più recente invece riguarda Felipe Melo e il suo rigore parato al 90' con la maglia del Galatasaray. Giocatori reinventati portieri, come Rosenthal (rigore parato a Dzeko in Hannover-Wolfsburg), O'Shea o Rio Ferdinand. Non a tutti è andata bene, ma il loro spazio di gloria se lo sono presi lo stesso. Tutti tranne Emerson: per fare il portiere in allenamento perse i Mondiali 2002 poi vinto dal Brasile.

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