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  • Palermo, calendario ostico:| 'Inizio in salita'

    Palermo, calendario ostico:| 'Inizio in salita'

    • D.V.

    Due partite difficilissime per cominciare. Altre due più abbordabili per proseguire. Le prime quattro giornate del prossimo campionato del Palermo rappresentano un po’ una corsa sulle montagne russe. Ha deciso così il computer della lega calcio che ieri ha stilato i calendari. Si comincia il 26 agosto con il Napoli al 'Barbera'. Una partenza lanciata bissata la domenica successiva con la complicata trasferta di Roma contro la Lazio. Dopo questo doppio impegno ci sarà il tempo per riorganizzare le idee e fare i primissimi bilanci. Arriva, infatti, subito una sosta in coincidenza con l’impegno della Nazionale azzurra.

    Poi si riprenderà il 16 settembre con il Palermo che affronta in casa un altro ex recente. Il Cagliari di Pinilla che torna per la prima volta da avversario al 'Barbera'. La settimana dopo la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta di Colantuono. Il primo turno infrasettimanale del campionato è previsto per il 26 settembre e chiama il Palermo ancora a una trasferta lontano dal 'Barbera', la seconda di fila, questa volta a Pescara contro la neo-promossa squadra abruzzese. Quattro giorni dopo si torna al 'Barbera' per l’impegno contro il Chievo di Mimmo Di Carlo.

    'Un avvio scoppiettante. Il destino ci ha messo subito di fronte due squadre importanti, ma va bene così - commenta Sannino al sito ufficiale della società -. È ovvio che vogliamo partire con il piede giusto. Vogliamo solo pensare a fare bene, l’ordine delle avversarie conta fino a un certo punto perché prima o poi bisogna incontrarle tutte'. Giorgio Perinetti ha seguito il sorteggio del calendario direttamente dal vivo in Lega. 'È un inizio complicato con un finale difficile - dice il direttore generale del Palermo -. Abbiamo anche due trasferte di fila tra la quarta e la quinta giornata. È ovvio che i picchi di difficoltà li affronteremo strada facendo man mano che il campionato inizierà a dare i suoi responsi'.

    (La Repubblica - Edizione Palermo)

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