La moltitudine dei numeri primi. Una storia che al Palermo va avanti da tanto tempo. Essere portiere da queste parti non è mai stato semplice. Ogni anno, a parte i due interregni di serenità con Fontana e Sirigu, il problema si ripropone. La scorsa stagione a conferma di una programmazione molto improvvisata se ne sono avvicendati tre. L'arrivo di Viviano a gennaio sembrava fosse la soluzione. E invece siamo punto e a capo perché nel frattempo Zamparini ha deciso di riportare a casa Ujkani dopo gli anni di formazione a Novara. Il portierino albanese per il patron è pronto per un ruolo da titolare. E Viviano? Perinetti e Cattani hanno lavorato al rinnovo della comproprietà con l'Inter con esito positivo, ma il portiere non resterà a Palermo.

Tutto questo quando Perinetti ha deciso di portare a Palermo come nuovo preparatore dei portieri Franco Paleari, cioè colui che a Bologna ha costruito il fenomeno Viviano fino a farlo arrivare in Nazionale. Invece di ricomporre il binomio vincente si pensa ad altre soluzioni. Sotto il profilo della programmazione suona un po' strano. Anche se il ragionamento in viale del Fante potrebbe essere semplice: se Viviano è esploso con Paleari, lo stesso può accadere a Ujkani. La situazione è ancora in divenire e va estesa anche a Benussi, Brichetto e Tzorvas, protagonisti con alterne vicende della passata stagione.

Il greco avrebbe chiesto la risoluzione del contratto, Benussi invece è rientrato dal prestito al Torino. Cinque portieri, comunque, diventano davvero troppi. Tutto ruota intorno a Viviano, se andrà via è facile pensare che Benussi, visto il lungo rapporto che lo lega a Zamparini fin dai tempi del Venezia, potrebbe anche restare come secondo di Ujkani, mentre Brichetto potrebbe essere riconfermato terzo portiere. Benussi, nonostante la promozione in A vissuta da protagonista con i granata, qualche giorno fa si era detto disponibile a un ruolo da chioccia per il portiere albanese.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)