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  • Palermo deferito per il mercato, ma rischia poco

    Palermo deferito per il mercato, ma rischia poco

    • Daniele Valenti

    Il Palermo, insieme alla Lazio, è stato deferito da Stefano Palazzi, procuratore della Federcalcio, per irregolarità commesse nella campagna acquisti 2009. A rischiare sarebbero il presidente Maurizio Zamparini, il segretario generale Roberto Felicori e l'allora ds Walter Sabatini. Sotto la lente di ingrandimento operazioni condotte in ambito internazionale, nello specifico gli acquisti di Pastore, Acquah, Morganella, Laribi e Melinte. Nel mirino anche affari mai concretizzatisi, ovvero l'arrivo in Sicilia dei centrocampisti Claudio Yacob (già allora e ancora oggi al Racing Avallandea), Fabian Andres Rinaudo (ai tempi al Gymnasia di La Plata e oggi allo Sporting Lisbona) e l'attaccante Pablo Nicolas Caballeros (oggi in Perù, al Guaranì).

    La società di viale del Fante avrebbe - condizionale d'obbligo - violato alcuni articoli del codice di giustizia sportiva e del regolamento degli agenti, senza contare il conflitto di interessi tra procuratori e agenzie che detengono interessi sui calciatori pur non avendone il diritto. I dubbi pendono sulla testa di Marcelo Simonian (procuratore di Pastore), Andres Perez Pacheco (Morganella) e di Ion Stefan Chirila (Melinte).

    Il Palermo si professa tranquillo e assicura di avere 'sempre operato nel pieno rispetto delle norme federali'. Ma, in concreto, cosa rischierebbe il club di Zamparini? C'è chi parla di penalizzazioni, chi addirittura di mercato bloccato, o chi vola più basso, adombrando possibili sanzioni pecuniarie. E sarebbe proprio quest'ultimo, secondo le indiscrezioni più accreditate, l'unico rischio reale.

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