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  • Palermo, derby ok:| È più di una vittoria
Palermo, derby ok:| È più di una vittoria

Palermo, derby ok:| È più di una vittoria

  • D.V.

Domenica scorsa il Palermo ha vinto qualcosa di più di un derby. È questa la sensazione che si coglie girando per la città. Il tabù Catania interrotto, la tripletta di super Pastore, la preoccupazione per l'annunciato disimpegno di Zamparini. Sì, va bene, ma oltre tutto questo c'è una diversa consapevolezza, una soddisfazione più forte. 'Ha vinto la civiltà' è il parere raccolto fra tifosi e semplici appassionati per le strade di Palermo. 'Ho assistito al derby - racconta un abbonato di tribuna Montepellegrino - accanto a una famiglia che tifava Catania. Marito, moglie e due figli. Nessun problema. È stato un piacere per tutti. È stato il derby della civiltà e della correttezza ed era ora'.

Molti danno grande merito alla presa di posizione di Zamparini e anche al gesto dei due presidenti abbracciati prima del via: 'Vedere Zamparini e Pulvirenti andare assieme sotto la curva è stato davvero un gesto da lodare - afferma Enrico Nunnari a nome del gruppo tifosi rosanero -. Sono state superate tutte le polemiche che si sarebbero potute innestare. E noi speriamo anche che dopo questa dimostrazione di affetto, il presidente non lascerà. Il suo dopo Milano è stato uno sfogo per amarezza. Di Zamparini i palermitani apprezzano in particolare il profilo umano, la sua capacità di fare battaglie per quanto ritiene giusto. Sappiamo che non durerà a vita, ma crediamo anche che non ci abbandonerà dall'oggi al domani'.

Altri tifosi che erano presenti in curva sud sottolineano: 'Il messaggio di Zamparini era importante ma i palermitani sono un popolo civile che sa come comportarsi e come vivere una partita di calcio. Il Barbera è un esempio da anni, non accade mai nessun tipo di incidente. Sottolineiamo anzi che questa deve essere la normalità, non un fatto eccezionale. Siamo un po' stanchi delle etichette negative che non ci appartengono. Ha vinto la Sicilia e siamo convinti che al ritorno a Catania avverrà lo stesso'.

Quartiere del Capo, a pochi passi dal centro storico. Mercato sempre aperto, vicoli dai colori accesi. Qui ancora si respira la vittoria rosanero. Una coppia gira per acquisti, lui indossa fiero la maglia rosanero n. 27 di Javier Pastore, la più gettonata sulle bancarelle assieme a quella, inossidabile, di capitan Miccoli. I bambini per strada rigiocano il derby con qualcosa di rosa addosso. 'Che soddisfazione - afferma uno dei venditori di panelle del rione -, il Palermo ha giocato una grande partita ed è stato più bello battere quel Catania che ci aveva fatto penare nelle ultime stagioni. Pastore? Non se ne andrà'. E il capannello di tifosi insorge: 'Zamparini, non venderlo, con lui diventeremo grandi'.

Una decina di utenti Facebook di Internet, che è spesso riempito da messaggi di stampo calcistico, da domenica sera hanno cambiato l'immagine del profilo inserendo sotto il loro nome, la faccia o la maglia di Javier Pastore. Segnare una tripletta in una partita che ha questo valore per la gente ti fa diventare un idolo. Peraltro 'El Flaco’ è un ragazzo tranquillo che però vive la città, esce spesso, non si nasconde ed è sempre disponibile per un sorriso. I commenti non si soffermano solo sulle doti tecniche ma su quelle umane: 'Mi è piaciuto soprattutto per come si è comportato alla fine - spiega Piero Volpes, trentennale tifoso rosanero -, ribadendo con calma che lui non vuole andare via mentre tutti gli intervistatori volevano per forza fargli dire di vedersi con un'altra maglia addosso. Tutti ce lo invidiano, ma per ora Pastore ce lo godiamo noi!'.

Il Palermo ha vinto sul campo mentre per l'avversario storico c'è comprensione. Il Catania è piaciuto sul piano tecnico e comportamentale: 'Era ora che il derby lo vincessimo noi - commentano Emanuele e Veronica, che però l'hanno visto in tv -, ma vanno fatti i complimenti al Catania che ha giocato bene. La sensazione è che le due squadre e le due città non abbiano motivi per essere nemiche ma si devono solo affrontare lealmente e col massimo impegno. Se Palermo ha nemici nel calcio non sono certo a Catania, ma altrove'. Resta critico Pino Caruso, l'attore tifosissimo ma mai conquistato da Zamparini: 'Sono contentissimo della partita giocata bene dal Palermo ma ho l'impressione che non costruiremo mai una squadra. Il progetto di Zamparini è quello di produrre giocatori per poi venderli, dunque non può essere a lungo termine. Temo che accadrà così anche per Pastore e invito dunque i tifosi a non affezionarsi a un singolo calciatore perché resterà poco in rosanero'.

(Corriere dello Sport - Edizione Sicilia)

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