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  • Palermo, ecco Pioli:| Tutto difesa e tecnologia

    Palermo, ecco Pioli:| Tutto difesa e tecnologia

    • D.V.

    La erre è arrotata come nella maggior parte di quelli di Parma. Stefano Pioli, infatti, a Parma ci è nato quasi quarantasei anni fa, ma ben presto il calcio lo ha portato altrove. Per l'esattezza lo ha portato alla Juventus di Giovanni Trapattoni. Con la maglia bianconera Pioli ha vinto uno scudetto, una Coppa dei Campioni (la finale dell'Heysel) e una Coppa Intercontinentale. In quella squadra giocava gente come Platini, ma fu Trapattoni a coniare per Pioli il soprannome di Nuovo Cabrini anche se il neo-tecnico rosanero oggi si definirebbe più un centrale di difesa. Già, la difesa, il motivo di continuo contrasto tra Zamparini e Rossi. Lo stesso motivo che ha convinto il presidente del Palermo ad affidare a Pioli la panchina rosanero. A parlare in favore del tecnico sono i numeri. La difesa del Chievo, al pari di quella del Milan, è quella che ha incassato meno gol in casa. In totale, quella del Chievo si è classificata al quarto posto tra quelle meno battute di tutta la serie A. Sempre per restare ai numeri, il Chievo ha subito 40 gol contro i 63 del Palermo. 22 punti nel girone di andata, 24 in quello di ritorno. Il massimo dell'equilibrio.

    E, infatti, la definizione che più danno di Pioli le persone che lo conoscono bene è quella di una persona equilibrata. Una persona educata, dal grande profilo umano. Uno però capace di alzare la voce quanto è necessario, di dire in faccia le cose a dirigenti e calciatori. Ma più di ogni altra cosa, un gran lavoratore. Pioli, come gran parte degli allenatori della sua generazione, è un tecnico molto meticoloso, ai limiti del pignolo. Basterà dire che nell'anno trascorso a Verona, ha vissuto insieme al suo staff rintanato a Veronello, il centro sportivo del Chievo a Peschiera del Garda. Una vita fatta di calcio, calcio e ancora calcio. Si cominciava il lunedì con la visione della partita giocata il giorno prima. Poi, il martedì, toccava al dvd della squadra che il Chievo avrebbe affrontato la domenica successiva. Il mercoledì, davanti alla tv con tutta la squadra per vedere errori ed eventuali correzioni tattiche da apportare. Dati aggiornati e memorizzati sul computer. Un allenatore tecnologico.

    Quest’anno, infatti, Pioli è stato il primo tecnico a far filmare i suoi giocatori in partita e in allenamento con la tecnologia 3D. Il Chievo ha firmato un contratto con la Panasonic che ha messo a disposizione dell'allenatore e del suo staff tutta la sua tecnologia. Un allenatore manager che controlla tutto: dalla dieta dei calciatori alla logistica delle trasferte. Se Pioli abbia assimilato la cultura del lavoro al 'Magistrale' di Parma dove ha studiato prima di trasferirsi a Torino o, più probabilmente, sul campo non è facile da dire. Chi lo ha visto crescere, prima sulla panchina degli Allievi del Bologna (dove vince il titolo nazionale con una squadra composta da giocatori stranieri) e poi su quella della Primavera del Chievo, giura che già all'epoca si vedeva che Pioli sarebbe diventato un buon tecnico. Un tecnico che adesso è chiamato all'impresa più grande della sua carriera: fare ancora più grande il Palermo.

    (La Repubblica - Edizione Palermo)

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