Avrà pure una difesa zemaniana come dice Zamparini, ma il Palermo ha anche un attacco da record. Un attacco che è secondo in Italia alle spalle soltanto dell’Inter e che domenica, prima della goleada dei nerazzurri alla Roma, guidava addirittura la classifica generale. Il Palermo in questo campionato ha segnato 42 gol. Due in meno dell'Inter. Una media stratosferica di quasi due gol a partita per una formazione che non ha un vero e proprio attaccante da area di rigore, ma che crea tantissimo e che segna a ripetizione.

I numeri premiano il Palermo e soprattutto premiano il trio fantasia della squadra rosanero. Pastore con nove gol, Ilicic con otto e Miccoli con sette sono l'esemplificazione di come il gioco di Delio Rossi sia capace di portare in zona gol più di un calciatore. Una squadra nella quale non c'è un terminale unico in zona gol come, per esempio, accade nell'Inter con Eto’o (15 gol), nel Napoli con Cavani (18 reti), nell'Udinese con Di Natale (16 gol), nel Milan con Ibrahimovic (13 reti). Nel Palermo i gol sono ben distribuiti.

Nella squadra rosanero, infatti, oltre ai soliti tre ben noti, ha segnato tanto anche Pinilla che prima dell'infortunio era già a quota cinque, ma hanno segnato anche Bacinovic, Bovo, Migliaccio, Nocerino, Balzaretti, Hernandez e, prima di essere ceduto, anche Maccarone. Un totale di undici giocatori andati in rete senza distinzione di ruolo. Nei tabellini, infatti, sono entrati attaccanti, trequartisti, centrocampisti, difensori. Insomma, una vera e propria fabbrica del gol. Non è un caso se Miccoli sta battendo record su record e se Pastore ha già superato il suo primato personale che era di otto reti messe a segno con la maglia dell'Huracan nel campionato argentino.

Il Palermo riesce a segnare sia in casa che in trasferta. Il bottino di reti è, infatti, più o meno uguale. Al 'Barbera' i rosa hanno segnato 23 gol mentre in trasferta ne hanno realizzati 19. Tutto questo, è bene ricordarlo, senza nemmeno un calcio di rigore. L'unico concesso in stagione è stato, infatti, sbagliato da Pastore a San Siro contro l'Inter.

(La Repubblica - Edizione Palermo)