BUDAN. Il primo ruggito lo emette Igor Budan che colpisce la traversa al 23'. Lo sfortunato attaccante, sempre bersagliato da infortuni, non si perde d'animo. Tre minuti dopo, esterno di Miccoli e magia del croato di testa che fa esplodere il
'Barbera'. Per Budan è il primo gol della stagione. Il generoso Igor lotta come un leone e in avanti crea problemi ai rossoblù.

DONATI. Il Palermo dilaga con in cabina di regia un fantastico Donati che crea verticalizzazioni su verticalizzazioni e fa arrivare preziosi palloni in area del Genoa. E su quei palloni alti e invitanti si gettano a capofitto Silvestre e Mantovani che fanno fuori l'incredulo Frey. Sul 3-1 per gli uomini di Mutti, il tecnico marsalese Marino sbuffa. Già pensa di passare al 4-3-3. E sugli spalti si vede un tifoso mettere le mani dentro un sacchetto e seminare sale. L'ultima vittoria del suo Palermo risale addirittura al 27 novembre 2011 con la Fiorentina.

GILARDINO. Intanto i tifosi di fede rosanero fischiano a ogni pallone che tocca Gilardino. Lui nell'inferno del 'Barbera' non è stato mai amato. Si arrabbia, e quando Mantovani lo tocca duro rifiuta le scuse dell'avversario. Il difensore rosa con signorilità torna una seconda volta alla carica per dargli la mano e il genoano fa finta di non vederlo. Complimenti.

PALACIO. Intanto, quel diavolo di Palacio spinge i compagni a non mollare. Lo aiuta parecchio Sculli con la sua intelligenza tattica. Segnare tre gol fuori casa e rientrare a casa senza punti è dura.

ILICIC. Contro i grifoni abbiamo visto un Ilicic ispirato ma quando viene sostituito con Bertolo non gradisce e scuote la testa. Invero non si capisce bene perché Mutti lo abbia spedito in panchina.

JANKOVIC. Nel frattempo il serbo Jankovic con il suo micidiale tiro spaventa la retroguardia del Palermo. L'ex rosa ci teneva molto a fare bella figura al 'Barbera'. A fine gara mastica amaro per i cinque gol subiti dalla sua squadra. Quest'anno al Palermo segnare cinque pappine agli avversari non era accaduto.

SORRISI ROSSOBLU. Le uniche due gare vinte dai genoani all'ombra del Monte Pellegrino risalgono al 1935 e al 2007.

(La Sicilia)