Al centro del mondo c'è Josip Ilicic: ogni domenica c'è chi lo vede in ripresa e c'è chi vorrebbe cancellarlo dalla faccia della terra. 'A me di quello che dicono gli altri interessa poco - ribatte subito Ilicic -. Io so che posso e devo migliorare, ma sono convinto di avere sempre dato il massimo. Io non sono cambiato e alla mia stagione darei un bel 7. Penso di avere fatto alcune partite positive, in altre magari ho avuto qualche difficoltà. Sono il primo critico di me stesso, so che posso fare ancora meglio ma non è semplice. L'anno scorso non mi conosceva nessuno, godevo di maggiore libertà ed è stato facile mettere in mostra le mie doti. Quest'anno le attenzioni nei miei confronti si sono moltiplicate. Io penso di essere sempre lo stesso, sono le marcature che sono cambiate. Ora devo essere io a portare le mie prestazioni a un livello ancora superiore'.

Sarebbe anche un modo per non finire nuovamente in panchina. 'E un po' mi è dispiaciuto - ammette - ma non l'ho vissuta come una punizione. È una scelta legittima dell'allenatore che è messo lì apposta per prendere decisioni. I cambi tattici e anche tecnici non hanno giovato a nessuno, tantomeno a me. In generale penso che un progetto tecnico stabile aiuti i calciatori a rendere nel migliore dei modi. Mutti è come un padre di famiglia, con lui stiamo trovando la giusta continuità'.

Il Palermo al 'Barbera' è una macchina da guerra impressionante. In trasferta, invece, si continua a balbettare. 'In casa otteniamo spesso il massimo perché il nostro pubblico ci trascina - osserva Ilicic -. La gente ci spinge a dare sempre il 110%, si è visto anche domenica scorsa. Contro la Lazio abbiamo giocato una partita perfetta. Adesso serve il salto di qualità in trasferta, a Siena sarebbe veramente importante riuscire a ottenere i tre punti. Ma non sarà una partita semplice perché il Siena è una squadra particolarmente brava in fase difensiva. Tuttavia siamo convinti di potercela fare.

Ai tifosi prometto che continuerò a fare il massimo per portare sempre più in alto la nostra squadra - giura lo sloveno -. Io ce la metto sempre tutta e ho una voglia matta di tornare a segnare. Il gol mi manca tanto, per ora mi accontento degli assist. E poi a segnare ci pensano Miccoli e Budan... In ogni caso sarebbe bello se vincessimo a Siena con un mio gol e sarebbe bello se i miei gol ci portassero in Europa. Con un po' di fortuna, con qualche punto in trasferta in più e continuando a fare bene in casa questo traguardo è raggiungibile. Arriviamo prima possibile a 40 punti, poi vediamo di fare questo regalo ai nostri tifosi'.

Per lui l'Europa è importante anche in chiave futuro. 'Palermo è stata la scelta migliore che potessi fare per la mia crescita professionale. Spero un giorno di potere giocare ai massimi livelli, ad esempio in Champions. Ma dico anche che, se questa squadra riuscirà a confermarsi in Europa nei prossimi anni, il mio futuro sarà sicuramente rosanero'.

(Giornale di Sicilia)