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  • Palermo in trasferta:| Ecco perché fa fatica
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  • D.V.

Voglio la testa di Garcia è il titolo di un film di Sam Peckinpah, anno 1974. La taglia sul messicano era di un milione di pesos. Santiago Garcia è costato poco più di un milione di euro versati al Rosario Central. Quel titolo da cinefili è venuto alla mente quando Santiago Garcia è scivolato spingendo il pallone nella sua rete. Ma qui nessuno vuole la testa dello sfortunato giocatore. Non solo perché non è compito nostro e ha dato il massimo (il migliore per palle recuperate). Cercheremo di spiegare il perché non avrebbe senso.

L'indizio è nelle sostituzioni. Il Palermo di Gasperini è schierato secondo alcuni con il 3-4-3, secondo noi con il 3-4-2-1. Poco cambia. I due trequartisti o attaccanti che ripiegano indietro (di solito Ilicic e Brienza), in ogni caso, hanno il compito insieme alla punta di fare un pressing molto alto (cioè vicino alla difesa avversaria). L'assunto è che una difesa non impeccabile va protetta il più lontano possibile da Ujkani.

Ieri la tattica è riuscita molto bene e l'Inter ha tirato pochissimo in porta. Anzi mai in modo pericoloso. L'altra faccia della questione è che i tre davanti si stancano assai a correre da un difensore avversario all'altro e, a metà secondo tempo, spesso hanno finito il carburante. Ed ecco che fuori casa, con Gasperini al timone, in 7 partite su 21 sostituzioni 17 sono state dedicate al trio davanti: 6 Ilicic, 4 Brienza, 3 Giorgi, 2 Miccoli, 1 Hernandez e Dybala.

(Giornale di Sicilia)

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