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Palermo:| La parabola del baby Prestia

Palermo:| La parabola del baby Prestia

  • Daniele Valenti

A 17 anni ti trovi catapultato in Europa League avendo bypassato perfino l'esordio in serie A. Incroci di contingenze e fatalità quelli che hanno baciato Giuseppe Prestia, difensore della Primavera del Palermo nato il 13 novembre 1993. Piccoli passi tra i baby di Beruatto senza mai pavoneggiarsi per il suo talento, indiscutibilmente più cristallino di quello di tanti suoi coetanei. Naturale il salto in prima squadra: Rossi lo ha voluto con sé per fargli respirare l'aria dei grandi durante la settimana.

Dal lunedì al venerdì gli allenamenti per rubare i segreti ai Bovo, ai Goian, ai giocatori già affermati insomma. Con tanto di supplemento di lavoro che l'allenatore rosanero concede a quelli che lui affettuosamente chiama 'ragazzi'. Poi quella magnifica opportunità, che lo ha fatto conoscere al grande pubblico. Era il 15 dicembre, il Palermo era già fuori dall'Europa League e Rossi lanciò gli sbarbatelli. Che non hanno sfigurato, anzi: Prestia, in particolare, non ha avuto difficoltà a imbavagliare gli avanti del Losanna, quasi mai pericolosi.

In molti giurano che il numero 95 non abbia nulla da invidiare ad Andelkovic, acquistato per circa un milione di euro nel mercato di gennaio. Ma lo sloveno aveva già fatto esperienza, seppur in un torneo dal prestigio minore rispetto al nostro. Adesso Prestia aspetta un altro momento propizio, quello giusto per esordire anche in serie A. Sperando che il battesimo arrivi in Italia piuttosto che in Inghilterra, dove già da tempo cantano le sirene del Manchester City.

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