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  • Palermo masochista:| Ci si fa male da soli
Palermo masochista:| Ci si fa male da soli

Palermo masochista:| Ci si fa male da soli

  • D.V.

Abbiamo un'amara sensazione, come se il Palermo si stesse scavando la fossa da solo, con la collaborazione della classe arbitrale. Abbiamo cominciato ad avvertirla quando abbiamo visto com'era stata costruita la squadra e poi a gennaio com'era stata completata. La nostra convinzione viene ogni domenica rafforzata dagli errori individuali che costano punti su punti e dalle scelte degli allenatori.

Pensiamo infatti che Sannino, Gasperini, Malesani e poi di nuovo Sannino non sempre hanno dato il massimo in questa stagione. Di chi è andato via inutile parlare; Gasp le combinò grosse col Milan, a Roma, con la Fiorentina e con l'Atalanta, e alla fine aveva perso fiducia nel gruppo, dunque nell'impresa da compiere. Malesani giocò tre partite per pareggiare e si dichiarò contento (anche col Pescara). Sannino è ripartito forte, sostenuto da un calendario favorevole e da una grande forza interiore di rivalsa, da una carica agonistica che è riuscito a trasmettere al gruppo.

Ma contro il Bologna - una partita abbordabilissima per tanti motivi - le sue scelte non sono state premiate. Non è stata premiata la decisione di giocare con una punta e mezza. Che può andare bene in trasferta o contro squadre a trazione anteriore come la Roma. Non è stata premiata la scelta di puntare su due esterni decisamente difensivi. La rinuncia a un terzo attaccante forse avrebbe richiesto l'impiego di Nelson. Non è stata premiata la scelta di schierare Donati in difesa, rinunciando al suo apporto a centrocampo, alla sua capacità di verticalizzare. Donati non è un difensore vero, aveva già sofferto contro Gilardino e un difensore difficilmente avrebbe appoggiato in quel modo a Sorrentino. Donati ama giocare la palla, mai l'avrebbe gettata in out come sarebbe stato giusto. Non è nel suo dna calcistico.

Non è stata premiata di conseguenza la scelta di impiegare ancora una volta Rios, che ha giustificato la sua presenza in campo recuperando un paio di palloni nell'intera gara. Senza mai portarne uno avanti. Donati in difesa, Rios a centrocampo, Munoz e Nelson in panchina e Boselli - l'unica prima vera punta nell'organico del Palermo - in campo solo per 4 minuti. Sarà anche che il calcio è bello perché è vario, ma come dice la classifica la varietà delle scelte dei tecnici rosa non ha migliorato la modesta base di partenza.

(Giornale di Sicilia)

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