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  • Palermo, Coppa Italia.| Arcoleo: 'Vincete per me'

    Palermo, Coppa Italia.| Arcoleo: 'Vincete per me'

    • D.V.

    È sempre lui. Insegna il mestiere ai giovani, è la sua missione: Ignazio Arcoleo, 62 anni, cresce nuovi talenti nella scuola calcio 'Torre Mondello' ed è il testimone eccellente delle giornate rosanero più gloriose: da giocatore ha disputato fino in fondo ben due finali di Coppa Italia contro Bologna e Juve negli anni '70, da allenatore ha steso il Parma nel '95, proprio i gialloblù di nuovo in mezzo, stasera, lungo il sentiero del Palermo all'assalto della semifinale di Tim Cup. 'La prima volta - racconta l'allenatore palermitano - perdemmo nel '74 ai rigori coi rossoblù. Che pareggiarono con un discutibile rigore al 93' dopo un contatto tra me e Bulgarelli'.

    Sembra proprio una storia molto attuale, Arcoleo...

    'Beh, in effetti quest'anno abbiamo assistito a troppe sviste da parte degli arbitri e dei loro collaboratori. Tanti episodi su cui il Palermo può legittimamente recriminare. Ci vorrebbe la moviola in campo, le azioni sono troppo veloci...'.

    La seconda finale da palermitano con la maglia rosanero addosso lei la giocò nel '79 contro la Juve.
    'E a 3' dalla fine dei supplementari segnò Causio, era una Juve più forte di noi, era la grande Juve. Quella di Scirea, Tardelli, Cabrini, Bettega, quella che diede i giocatori all'Italia campione del mondo nell''82. Fu un’impresa eccezionale arrivare fin lì, conservo dentro me orgoglio e onore. E anche un po' di rimpianto per aver perso la partita'.

    Lei da tecnico del Palermo, però, ha già battuto il Parma 3-0 arrivando fino ai quarti.

    'I gialloblù giocavano con Stoichkov, Zola, Inzaghi, Benarrivo, Brolin, Baggio e Crippa. Noi quel 28 agosto, dopo appena un mese e mezzo di preparazione, riuscimmo a opporre ad una squadra che era insieme da una vita un calcio perfetto, con un modello tattico esemplare costruito sui giovani. Grande organizzazione, voglia di ben figurare e corsa a più non posso: tutto questo in quella sfida giocata da ragazzi affamati di calcio come Galeoto, Vasari, Assennato, Pisciotta, Di Somma...'.

    Eliminaste anche il Vicenza di Guidolin.
    'E ai quarti facemmo tremare la Fiorentina: all'andata perdemmo 1-0 a Firenze e al ritorno 1-2 in casa. Era la squadra di Batistuta'.

    Il Palermo ci riprova proprio ai quarti: come finirà al Barbera?

    'Sono fermamente convinto che Zamparini abbia allestito una grande squadra con campioni come Ilicic, Pastore, Miccoli, Cassani, Balzaretti, un grande portiere come Sirigu e tanti altri in rosa. Auguro di cuore al presidente e a Delio Rossi di alzare il trofeo che io non sono riuscito a vincere: per me sarebbe una piccola rivincita'.

    (La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)


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