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  • Palermomania:| Adesso tocca ai tifosi

    Palermomania:| Adesso tocca ai tifosi

    È sempre bello bearsi quando tutto va bene o quando tutto ti sorprende, per citare la splendida 'Costruire' di Niccolò Fabi. Hai accanto una bella donna, acuta e sorridente, che tutti ti invidiano. E allora gongoli di gioia al punto tale che solo un altro soffio di felicità ti farebbe esplodere. Il difficile sopraggiunge quando devi sostare al capezzale di chi prima ti dava la summa delle sensazioni positive e adesso non ti dà niente, o al massimo il suo peggio. Il Palermo prima era un cigno, ora è un brutto anatroccolo. E per evitare il canto del cigno - nel senso di un addio alla Serie A - sarebbe il caso che tutte le componenti si compattassero.

    Riempire il 'Barbera' al tempo delle mirabilie della squadra di Rossi era un moto istintivo sulla scorta dello spettacolo e del divertimento. La partita casalinga della domenica era la coda felice su una settimana infelice per mille motivi. Adesso tutto si è capovolto: per i tifosi rosanero la settimana inizia male perché la squadra non fa più sorridere. Anzi, prima ti fa mettere le mani sui capelli e poi ti fa piangere. Già dalla scorsa stagione, dai successi risicati con Mangia fino ai più deprimenti pomeriggi con Mutti, lo stadio di viale del Fante si è andato svuotando. Fino ai dati miserrimi di questo primo terzo del campionato.

    Il record di presenze al 'Barbera', fin qui, si è raggiunto lo scorso 24 novembre in occasione del derby contro il Catania: 20.969 spettatori, compresi ovviamente i 9.286 abbonati. Una tristezza, per l'appunto. Fa bene Lo Monaco quando chiama a raccolta la città per sostenere una squadra che dopotutto è patrimonio - affettivo - dei palermitani. La Serie A è un baule carico di sogni e denaro da salvaguardare a ogni costo. E ciascuno deve fare la sua parte. A cominciare dai tifosi, che dovrebbero armarsi di buona volontà per riempire il loro stadio contro la Juventus. Poi sarà la volta della società, che sul mercato non dovrà deludere. Perché se lo facesse... no, non vogliamo nemmeno pensarci.

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