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  • Palermomania:| Alla pari con tutti

    Palermomania:| Alla pari con tutti

    Se è riuscito a battere la Roma permettendosi il lusso di un Pastore apatico e troppo poco fashion rispetto al solito, il Palermo non si può più nascondere. Con i titolari - ci torneremo - la squadra di Rossi può giocarsela con tutti. Non alla pari, a volte anche con qualcosa in più. Con l'arrivo del contingente sloveno di prima qualità, è aumentato il traino offensivo. Se si oscura una stella (Pastore), ecco che brilla di luce propria un'altra (Ilicic). Il Palermo ha diversissime soluzioni offensive: dalla classe leggiadra de 'El Flaco' al sinistro pirico di 'Ilicirco', dai briosi 168 centimetri al fiele di Miccoli fino alla potenza estetica di Pinilla. Senza dimenticare il fulmine Hernandez, per ora fermo come una statua per colpa di un muscolo birichino. Lo sfruttamento delle fasce è capillare: Cassani e Balzaretti le piallano, Miccoli e Ilicic si allargano per far lievitare le difese avversarie e lasciare spazio centrale al coltello di Pastore. E quando il Palermo usa le armi trite e ritrite, lo fa con una velocità difficilmente eguagliabile: visto che contropiede?

    La banda rosa ha il secondo miglior attacco (solo una rete meno della Juve a quota 26), ma la terza peggior difesa in condominio col Bologna. L'altra faccia di una medaglia forgiata per far male. Ma, a conti fatti, il Palermo è molto più forte in attacco di quanto sia molle in difesa. Ecco qual è la sua forza. La 'fede' tattica - segnare un gol in più degli altri - non è stata abiurata, e il meccanismo va perfezionandosi con il passare dei mesi. Rossi si riferisce a questo quando dice che 'per arrivare da 0 a 90 ci vuole poco; per arrivare da 90 a 100, invece, possono passare degli anni'. E il Palermo, rispetto alla quattordicesima giornata dell'ultimo campionato, ha ben sei punti in più. Una crescita non solo metafisica, ma anche pratica.

    L'undici titolare, dunque, dà enormi garanzie. Peccato che la squadra sbandi paurosamente quando si è costretti a raschiare dalla panchina. Giocatori troppo giovani, troppo inesperti, probabilmente anche troppo poco talentuosi. Quando Rossi ne impiega qualcuno in più contemporaneamente, il corollario è il disastro (vedi la debacle di Mosca). Speriamo che questa sia la volta buona perché Zamparini, a gennaio, attrezzi l'organico di seconde linee all'altezza. Di seconde linee ne giocheranno tante domani sera contro lo Sparta Praga, mentre lunedì a Napoli si tornerà a fare sul serio. Dopo la sfida dei 'vespri', per usare una recente espressione di Sabatini, il Palermo affronterà Parma, Bari, Sampdoria e Chievo. Incroci dove sovente è cascato l'asino rosanero. Speriamo non lo faccia più: altrimenti a che serve farsi beffe delle grandi?

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