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  • Palermomania:| Attimi di perfezione

    Palermomania:| Attimi di perfezione

    • Daniele Valenti

    Miccoli spara il pallone di rabbia alle spalle di Antonioli e poi scaccia l'urlo liberatorio che aveva in gola da sei mesi, troppo tempo. Dieci minuti più tardi esce tra gli applausi del pubblico rivale. Pastore, nonostante sia ingolfato per l'acquitrino del 'Manuzzi', di tanto in tanto recita versi di poesia calcistica. E, ricordiamolo bene, il terreno di gioco per un volteggiatore è essenziale: provate voi a suonare note incantatrici con un pianoforte scordato. I tifosi del Cesena, con tutto il rispetto, non sono abituati a lustrarsi gli occhi per campioni del genere, e da veri sportivi hanno salutato anche lui con una standing ovation. Segno evidente che 'El Flaco' ormai è il fenomeno di tutti.

    Il Palermo seguita a camminare nel solco scavato tanto tempo fa. Sono 15 le trasferte consecutive in cui prende gol e 12 le partite fuori casa di fila in cui va a segno. In questa continuità di squadra bella e pazza - un po' come tutti i geni dell'arte - inizia a brillare una luce nuova. Quel successo per 2-1 ai danni di Ficcadenti ha una genesi e un parto diversi: mai la squadra di Rossi era riuscita a vincere in modo tanto sofferto e risicato. Nell'ultima mezz’ora si è rintanata nella propria metà campo a difendere dietro i sacchi di sabbia, senza che il Cesena riuscisse a sbrecciare la linea Maginot. Alleluia. Avevamo invocato tre punti raschiati con le unghie svestendo i panni dei danzatori per indossare quelli degli operai.

    E così il Palermo ha aggiunto qualche altra goccia al vaso della sua grandezza, per il momento riempito con lo champagne del calcio spettacolo e con tutto il meglio della sfrontatezza giovanile. L'ambiente ha scacciato i nuvoloni grigi grazie a tre vittorie nelle ultime quattro giornale che danno un nuovo slancio al campionato. Battendo la Roma si potrebbero aprire varchi meravigliosi in cui infilarsi di prepotenza. Zamparini sorride, al telefono ha la voce serena dei tempi d'oro e procrastina il suo addio. Chissà che non fosse tutta strategia. Miccoli è più felice di lui. Oggi in conferenza stampa gli brillavano gli occhi e a tratti ha fatto il cabarettista. Palermo, oggi, è un idillio puro. Se si potesse cristallizzare il tempo, questo sarebbe il momento giusto.

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