Calciomercato.com

  • Palermomania:| Beppe, rimboccati le maniche

    Palermomania:| Beppe, rimboccati le maniche

    Se dobbiamo essere sinceri sinceri, Beppe Sannino lo stimiamo tanto ma in questo momento lo invidiamo poco. Lui cammina a due metri da terra, felice come una Pasqua perché finalmente, a 55 anni, corona il sogno di allenare in una grande piazza, nella quinta città d'Italia. Corona sì, ma occhio: non è tutto oro quel che luccica, specie a Palermo di questi tempi. La squadra rosanero ha raggiunto le sue vette... più basse, con quei 43 punti che significano peggior piazzamento dal ritorno in A nel 2004. I gol subiti sono stati ancora più di 60 (62 per essere precisi) e le certezze incassate molte, molte meno. E altre sono da incassare: Migliaccio andrà via, Balzaretti tentenna, Miccoli rimugina, Viviano sogna nerazzurro (o viola).

    In queste settimane su Sannino abbiamo raccolto pareri pressoché unanimi. Se in radio o comunque a taccuini armati di penna è fisiologico spargere retorica, a microfoni spenti o senza la spada di Damocle del block notes tutti ce ne hanno parlato benissimo. Beppe è un meridionale di quelli autentici, genuino e ruspante, che non ci pensa su due volte se deve mandarti a quel paese. Ma non lo fa per male, solo per rompere il ghiaccio e far capire che vuole instaurare rapporti autentici. Sul campo, poi, viene definito un 'rompic...' (ci siamo capiti), nel senso che l'allenamento deve stillare gocce di puntigliosità. E se qualcuno non si impegna, di sicuro non passa un bel quarto d'ora.

    A Sannino il duro, durissimo compito di reinfondere motivazioni in tanti giocatori che le hanno perse per strada, forse impauriti da una stagione negativamente vorticosa, oltre ogni aspettativa. Qualcuno che ha fatto male resterà per riscattarsi, altri resteranno controvoglia, e toccherà al tecnico professare la religione dell'appartenenza. Si è detto che Beppe da Ottaviano sia un fondamentalista del 4-4-2. Inesatto: lo predilige, ma adatta il modulo ai giocatori e non viceversa. E anche lui, presumibilmente, dovrà scoprirsi in un'altra veste perché il Palermo, negli ultimi anni, ha sempre mandato alle primarie diversi trequartisti; all'uomo tra le linee non ha rinunciato quasi mai, e i risultati sono arrivati. Alla fine della fiera - anzi siamo all'inizio -, per Sannino si prospettano mesi difficilissimi. Ma se pensiamo con la sua testa, immaginiamo che non ci sia niente di più facile. E quasi quasi ci solleviamo da terra.

    Altre Notizie