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  • Palermomania:| Bertolo, vai a giocare!

    Palermomania:| Bertolo, vai a giocare!

    • Daniele Valenti

    Torna alla mente, e fa sorridere, una dichiarazione di Nicolas Bertolo di qualche mese fa: 'Se avessi giocato di più, anch'io, come Pastore, avrei avuto una chance nell'Argentina'. Parole che fanno sorridere perché il centrocampista proveniente dal Banfield è stato poco più che una comparsa per tutta la stagione. E se uno come Delio Rossi, certosino durante gli allenamenti e sempre pronto a premiare chi merita, non gli ha dato troppo spazio, un motivo ci sarà.

    È stato lo stesso tecnico riminese a spiegarlo in più di un’occasione: 'Bertolo è uno di quei giocatori che in Argentina chiamano volante: in pratica stazionano dal centrocampo in su senza un ruolo ben definito. Fanno un po' quel che gli pare'. In altre parole, i 'volanti', nel calcio italiano, sono molto difficili da inquadrare. Non che Delio Rossi non ci abbia provato, cosciente delle qualità del 'cavallo pazzo' 24enne. Bertolo è un ragazzo generoso, sempre pronto al pressing, non si ferma mai e si inserisce coi tempi giusti in avanti. I problemi sorgono non appena si tratta di correre bene all'indietro per coprire gli spazi in fase difensiva.

    Memorabile la partita del 'Ferraris' contro il Genoa. Bertolo fu impiegato da mezz'ala sinistra e aveva il compito di attaccare lo spazio rinculando alla bisogna per dare una mano a Balzaretti sulla fascia. Rossi si spazientì non poco in quell'occasione. Coerente con le sue idee, non lo inserì quasi mai da titolare, ma soltanto a partita in corso per sfruttarne la grande generosità. Non di rado 'El Cordobes' cambiò il volto dei match perché quando saltano gli schemi e le squadre si allungano il suo ce lo mette sempre. In Italia, però, la disciplina tattica è un requisito imprescindibile.

    Gli scenari possibili di questa stagione non sono molto diversi. Bertolo parte come una seconda linea, nonostante, assicura Rossi, sia 'migliorato enormemente'. Il Palermo ha il dovere morale di difendere un investimento di 4 milioni di euro: lasciare marcire il giocatore in panchina sarebbe autolesionistico. Le offerte non mancano, specie dall'Argentina: il River Plate sarebbe disposto a versare 500mila euro nelle casse del Palermo per un prestito oneroso, ma 'El Cordobes' non vuole tornare a casa da sconfitto. Crede molto nelle sue qualità ed è convinto di potersi imporre nel calcio italiano.

    Da parte nostra il 'consiglio' è di rimanere nel Bel Paese per disputare 30-40 partite da titolare e così cominciare a capire per davvero i meccanismi della serie A. A gennaio si fece avanti il Chievo, che però voleva il giocatore gratis. Quella veneta sarebbe la soluzione perfetta: un ambiente tranquillo, che lascia lavorare senza fretta e senza ansie. Una piazza che potrebbe restituire al Palermo un Bertolo da Palermo. Più scafato, finalmente funzionale. Senza che certe dichiarazioni coraggiose facciano più sorridere.

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