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  • Palermomania: il re è nudo

    Palermomania: il re è nudo

    • Daniele Valenti

    "Zamparini mi ha anche chiamato a mezzanotte per fare la formazione. Va bene, io lavoro 24 ore su 24, il problema è che lui è impertinente e non capisce nulla di calcio". Il tempo delle mele è finito. Dopotutto sembrava strano tutto quel miele a distanza tra Gattuso e Zamparini, che per settimane, in seguito all'esonero, si sono scambiati reciproche tenerezze: per il presidente del Palermo, Rino 'diventerà un grande allenatore', mentre l'ex centrocampista del Milan non perdeva occasione di ringraziare Zampa per avergli dato 'una grande opportunità'. L'intervista deflagrata come una bomba è stata rilasciata a una magazine francese; probabilmente i toni verranno ridimensionati additando come colpevoli le traduzioni, il sensazionalismo dei giornalisti e il 'bufalismo' di internet, ma la sostanza rimane.

    Troppo spesso ci si è limitati a guardare il dito anziché la luna. Chissà quanti allenatori, dopo la fine del rapporto professionale con Zamparini, avrebbero vomitato ancora più fiele sull'imprenditore friulano, onnipotente nel suo modo di gestire la società, spesso di pancia. Gattuso, uomo non de panza ma di sostanza, si è comportato come quel bambino che esclamò 'Il Re è nudo!' nella fiaba danese I vestiti nuovi dell'imperatore: di fatto ha tirato fuori senza falsa retorica quello che in molti pensano ma che mai urlerebbero davanti a telecamere e taccuini. Ringhio a Palermo non tornerà, qualora il presidentissimo dovesse precettarlo. Ci mancherebbe. E comunque Zamparini non lo richiamerebbe mai. Chissà perché.

    Alle dichiarazioni dell'ex mister rosanero, però, forse mancano alcuni capitoli sotto il verbo dell'autocritica. In 6 giornate, Gattuso ha messo insieme soltanto 7 punti perdendo 3 partite; Iachini, ancora imbattuto dopo lo stesso numero di gare, ha ottenuto 14 punti in virtù di 4 vittorie e 2 pareggi. I numeri, dati più chiari della luce del sole, non hanno bisogno di particolari commenti. E non ci sembra che a cavallo dell'avvicendamento in panchina sia stato fatto mercato. Iachini ha lavorato meglio succhiando il massimo da un organico non così completo e invulnerabile come si pensava a inizio stagione. Certo, tra i due tecnici c'è una differenza di una decina d'anni a livello d'esperienza. Non solo: a Gattuso forse sta mancando quel pizzico di umiltà che Iachini ha utilizzato come panacea dei mali del Palermo, adesso non più una squadra fighetta ma una provinciale con tocchi di classe eccellenti per la categoria.

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