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  • Palermomania:| Meglio quello della Arcuri...

    Palermomania:| Meglio quello della Arcuri...

    • Daniele Valenti

    Inizio soft in casa contro il Cagliari, di seguito la trasferta di Brescia, poi quella che è già stata ribattezzata la tre-giorni di fuoco: il 19 settembre il Palermo riceverà l’Inter, il 22 farà visita alla Juventus. Alla quinta, scontro morbido al ‘Barbera’ con il Lecce – scomodissimo, però, per il cuore giallorosso-rosanero di Miccoli – successivamente incrocio non facile al ‘Franchi’ contro la Fiorentina. Diciamocela tutta: il varo dei calendari non è stato benevolo con il Palermo.

    Prendiamo in prestito le parole di Rossi: ‘In una settimana giocheremo contro la squadra più forte e poi con i bianconeri che sono avanti nella preparazione. Il problema delle prime giornate è proprio farsi trovare pronti’. L’altro problema, aggiungiamo noi, è non fare zero punti in queste battaglie contro due tra le probabili regine della nuova serie A, perché alla sesta c’è un altro brutto cliente, la Fiorentina in trasferta, e Zamparini potrebbe lasciarsi prendere da spiacevoli paturnie da esonero. Ma non è il caso di fasciarsi la testa prima di rompersela.

    Come dice lo stesso presidente, infatti, ‘prima o poi bisogna affrontarle tutte’. E poi il Palermo di quest’anno non parte sconfitto con nessuno. Obiettivo dichiarato quarto posto. La squadra che sta nascendo tra il fresco e il clima uterino dell’Austria lascia dormire quasi pienamente tranquilli la notte. Ma solo se si pensa dalla cintola in su. L’attacco è il fiore all’occhiello della truppa di Rossi; il centrocampo è discreto e potrebbe affacciarsi all’eccellenza qualora arrivassero due top per innestare qualità.

    La difesa è una fucina di grattacapi. Per quello che si è visto in ritiro, Glik deve ancora lavorare sodo. Goian, invece, palesa i soliti problemi, ormai difficilmente perfettibili a 30 anni: è lento, un po’ macchinoso e soffre maledettamente i brevilinei. Maccarone, ad esempio, quando lo punta nove volte su dieci lo scherza. Il nuovo acquisto Munoz non ha nemmeno 20 anni: vietato prendersela con lui. L’unico che dà garanzie è Bovo. Serve un giocatore forte da affiancargli per disporre di un Palermo competitivo in ogni zona del campo. Ieri, in un’intervista concessa a Sky, Beppe Marotta ha (casualmente?) accostato il nome di Marquez al club rosanero: semplice lapsus o ennesimo colpo sotto traccia di Sabatini? Il centrale messicano – all’occorrenza schermo davanti alla difesa – ci sembra l’idea giusta. Non come la ‘divin’Arcuri’ per un calendario – un po’ antipatico con il Palermo – ma come giocatore risolvi-guai.

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