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  • Palermomania| Mercato, la strada è giusta

    Palermomania| Mercato, la strada è giusta

    • Daniele Valenti
    Non è ancora partita ufficialmente, ma la giostra del calciomercato ha iniziato a vendere i biglietti. Presidenti, direttori sportivi, le maestranze più oscure, i giornalisti e soprattutto i tifosi: tutti, a vario titolo, ne sono coinvolti. Il Palermo è in prima fila. Dietro preciso ordine di Zamparini, il 90% del mercato in entrata deve essere chiuso in meno di un mese. Per il resto ci saranno aggiustamenti e operazioni minori; o, al contrario, il colpo a effetto, soltanto se si presenterà sulla scrivania del patron una di quelle occasioni imperdibili. Anche se Zamparini, da qualche anno a questa parte, ha messo da parte il funambolismo milionario a beneficio di un modo di agire più oculato e futuribile. Per il momento, Sabatini sta facendo ciò che sa fare meglio: setacciare l'Europa e il mondo alla ricerca di talenti cristallini e sconosciuti. Lo scorso inverno è arrivato via Roma il gioiellino Cristofari, da Piacenza ha preso un volo solo andata verso Palermo Calderoni, dalla Repubblica Ceca è arrivato Celustka, che probabilmente, però, non sarà confermato. I nuovi illustri sconosciuti sono Faraoni della Lazio, Martignoni del Locarno, Toloi del Goias, Kasami del Bellinzona. Più tanti altri sbarbatelli che il direttore sportivo rosanero e il suo staff sono riusciti a nascondere ai taccuini dei giornalisti. Un orientamento giusto. Quelli che saranno ingaggiati non saranno tutti i nuovi Kjaer e Pastore, ma c'è da fidarsi, perché Sabatini è uno dei più abili 'setacciatori' calcistici. Raramente sbaglia quando punta un ragazzino. Benissimo i giovani, ma serve anche qualcos'altro, qualche ricetta pronta. Gente affermata, che conosce il campo quanto il proprio viso, calciatori che non diventano tremebondi quando la posta in palio è alta. Samaras si conosce poco: la classe c'è, questo è pacifico, ma ancora non è esploso. Con i suoi 25 anni non è più una promessa, adesso dovrebbe iniziare a fare sul serio. Delio Rossi può aiutarlo. Ci piace il nome di Emana. 'La Pantera' - il soprannome dice già tanto - di Yaoundé si è fatto le ossa tra Francia e Spagna ed è uno dei leader del Camerun, tra le Nazionali più in vista del continente nero. Identikit mutabile: mediano ruvido, mezz'ala dall'inserimento facile, piede educato all'impostazione e all'assist, confidenza col gol, grande corsa e tanta, tanta forza fisica tipica dei giocatori africani. Al Palermo, in questi anni, è mancato un giocatore così. Uno in grado di far cambiare impostazione tattica anche in corso d'opera. Non sarebbe male che anche in difesa e in attacco arrivasse un giocatore della potenza e della versatilità di Achille Emana. Quella di Rossi è una squadra veloce e molto tecnica, che però si perde un attimo quando c'è da usare la forza e la furbizia. In tre mesi di mercato si potrà conoscere la giostra in lungo e in largo. Confidando nella conoscenza di Sabatini. È lui l'uomo decisivo sul viale lastricato di giovani campioncini sonosciuti dove sono assenti i nomi già troppo affermati, quelli non alla portata del Palermo.

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