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  • Palermomania: niente alibi per favore

    Palermomania: niente alibi per favore

    • Daniele Valenti

    Anche a un occhio poco attento sarebbe sembrato quantomeno discutibile l’arbitraggio di Candussio sabato a Carpi. Nessun casus belli degno della terza guerra mondiale, giacché a termini di regolamento il rigore ci poteva stare; il fastidio per il Palermo, piuttosto, deriva dalla gestione delle ammonizioni draconiana solo da una parte e da quelle espulsioni esagerate, specialmente per Perinetti, Francoforte e Iachini. Avete presente il classico arbitro che vuole fare il fenomeno? Ecco.

    Zamparini e Perinetti hanno eruttato come l’Etna pochi giorni fa, ma ci può anche stare perché la società deve sbattere i pugni sul tavolo quando subisce dei torti. Di contro, a onor del vero, va detto che fin qui il Palermo è in credito in seno agli errori arbitrali, basti pensare al rigore clamoroso non fischiato alla Reggina per fallo di mano di Andelkovic o a quello regalato a Dybala a Siena. Al netto delle sviste arbitrali probabilmente la squadra rosanero ha qualche punto in più in classifica, in barba alla consapevole bugia secondo la quale alla fine gli errori si compensano.

    Iachini, invece, pur commentando ancora infastidito le gesta di Candussio, non ha voluto dare alibi ai suoi giocatori, che a Carpi hanno fatto una brutta figura, incapaci di mettere sotto una squadra di molto inferiore. Eppure al Palermo succede troppo spesso di soffrire in campi di provincia. Perché? Iachini è consapevole che probabilmente la sua squadra è andata ben oltre le aspettative. Le carenze strutturali sono notevoli e su quelle bisogna intervenire a gennaio. Meglio l’operatività piuttosto che perdere tempo con la caccia alle streghe. O ai Candussio.

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