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  • Palermomania: quando i buoni propositi non servono a nulla, adesso più giovani e basta alibi

    Palermomania: quando i buoni propositi non servono a nulla, adesso più giovani e basta alibi

    • Alberto Giambruno
    Il Palermo è quella squadra che, dovesse scendere in campo nel prepartita, sarebbe a punteggio pieno ogni settimana: per le frasi dell'allenatore, per i buoni propositi, per i sogni di Baccaglini. Ed invece, puntualmente, oggi settimana una sconfitta. Anzi, pardon, una disfatta. Quando c'è da calcare il manto erboso tutto svanisce, e riaffiorano i limiti tecnici di un gruppo tutt'altro che all'altezza della categoria. 

    Per la serie "al peggio non c'è mai fine" ecco il tracollo rosanero a Milano, sponda rossonera. Una sconfitta già annunciata per molti, e come dare torto: la netta supremazia meneghina ha surclassato la formazione allenata da Diego Lopez (vedremo fin quando) dai primi minuti: l'impressione è che l'allenatore abbia ampiamente perso il polso della situazione. E visto che appare evidente che a giugno assisteremo ad una rivoluzione, che senso ha tenere ancora in panchina un tecnico dalla media punti sempre più bassa, giornata dopo giornata? 

    Tutti si aspettavano Posavec in porta, alla fine ha parato Fulignati. Anzi, ha (non) parato Fulignati, almeno per gran parte della gara. A questo punto, che venga data una chance anche al giovanissimo Marson, di cui si parla una gran bene. A patto che non si bruci anche lui, perché con una difesa cosí il fischio c'è eccome. Stesso ragionamento da utilizzare per diversi elementi dell'undici titolare: vedere in campo alcuni giovani prospetti della Primavera potrebbe essere uno dei residui motivi per seguire le ultime giornate di un campionato dal finale già scritto.

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