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  • Palermomania:| Tutti per uno...

    Palermomania:| Tutti per uno...

    Non lo diciamo noi: sono i numeri a stabilire che Mangia ha fatto meglio di Mutti. Il primo (in realtà secondo) tecnico del Palermo in questa stagione aveva una media di 1,33 punti, 20 in 15 partite; l'allenatore di oggi scende a 1,10, in virtù dei 21 punti messi insieme nelle altre 19 giornate. In più il Palermo ha vinto soltanto una delle ultime 10 gare, lo scorso primo aprile per 3-1 a Bologna; in casa, la squadra rosanero non fa bottino pieno dal lontano 19 febbraio, quando sgretolò la Lazio 5-1. Dopodiché al 'Barbera' si contano un pareggio (1-1 contro l'Udinese) e quattro ko (Milan, Roma, Juventus e Parma). Andamento lento? No, tranquillità buttata al vento.

    C'è poco da discutere, quando le elucubrazioni si infrangono contro un muro: quello del Palermo non è stato un campionato brillante. La società, in prima battuta Zamparini, aveva preavvisato i tifosi: questa sarebbe stata un'annata di transizione nella quale sopravvivere alle onde e sfruttare la risacca per arrivare, seppur con qualche beccheggio, all'isola della salvezza. Qualche paura di troppo e l'incapacità di aggredire gli avversari in casa stanno ritardando l'attracco in porti sicuri, ma restiamo convinti che la salvezza verrà raggiunta. Per gli impenetrabili pessimisti, anche mettendo in contro tre sconfitte basterebbe battere il serenissimo Chievo il 6 maggio in casa.

    Questi, comunque, sono pensieri ampiamente lontani nel tempo, specialmente se ci si cala nella dimora mentale del tifoso. Il derby con il Catania è la summa del campanilismo regionale, e perdere anche al ritorno dopo il capitombolo dell'andata darebbe la stura alla rabbia. Ecco perché vanno messi in naftalina i rancori post-Parma, dove il Palermo ha fatto una magra figura al cospetto di un avversario inferiore. La sfida di sabato pomeriggio è un'ordalia contro i cugini che vantano cinque punti in più in classifica e una tradizione recente favorevole che quasi dileggia il Palermo. Occorre fare quadrato attorno alla squadra, perché gli uomini di Mutti sono in difficoltà. Aggravarli di altri pesi, prima e durante la partita, sarebbe il più clamoroso degli autogol.

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