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  • Paradosso Gattuso: porta il Pisa in B, ma è rottura col presidente. Sarà addio
Paradosso Gattuso: porta il Pisa in B, ma è rottura col presidente. Sarà addio

Paradosso Gattuso: porta il Pisa in B, ma è rottura col presidente. Sarà addio

Paradossi del calcio italiano, paradossi del campionato di Lega Pro che, dopo aver regalato ieri l'ultimo verdetto col ritorno in Serie B del Pisa ai danni del Foggia, si porta in dote un colpo di scena. Rino Gattuso (nella foto di pisa24.net) ha infatti rilasciato dichiarazioni di fuoco al termine della partita che hanno di fatto certificato il suo addio al club toscano e la replica del presidente Fabio Petroni non si è fatta attendere.

GATTUSO ALL'ATTACCO - "Io se non soffro non sto bene: siccome questo mestiere non lo faccio per denaro, voglio passione, voglio lavorare e migliorare”, ha esordito in sala stampa, rispondendo subito a chi lo ha pungolato sul futuro. “Nel mio modo di pensare di scontato c’è solo la morte. Mi devo sedere al tavolo con la società e, se rimarrò, questa squadra non verrà smantellata, perché ha dei grandi valori umani. Ci saranno 4-5 innesti, ma devo sistemare un po’ di cose, perché un’annata come questa l’anno prossimo non capiterà più. La Serie B è più lunga, difficile e io non voglio assumermi responsabilità che non mi competono". Un attacco in piena regola, preceduto nel corso dei festeggiamenti per la promozione dopo 5 anni dalla decisione di non far entrare il presidente negli spogliatoi ("Voglio restare qui, ma non voglio avere nulla a che fare con il presidente. L'ho cacciato dagli spogliatoi").

PETRONI RISPONDE - Una rottura pressochè totale, certificata anche dalla successiva replica del numero 1 del Pisa Petroni: "Siamo grati a Gattuso, ma un mese e mezzo fa mi ha chiesto la liberatoria per altri impegni che stava prendendo. Non vogliamo trattenere a forza chi ha altri discorsi aperti". Nelle scorse settimane, dopo la suggestione Kazakistan, il nome dell'ex centrocampista del Milan è stato accostato al Como prima e successivamente alla Ternana e al Crotone, panchina contesa a De Zerbi, ieri sconfitto sul campo a Foggia e da oggi nuovo rivale per la formazione neopromossa in A.

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