Amauri ha parlato delle sue aspettative per la nuova stagione che è alle porte:

Collecchio alla vigilia del match con il Real Sociedad, l’attaccante risponde subito sulla sua condizione fisica e sulla preparazione fin qui affrontata: “Procede tutto bene, fino ad adesso sono riuscito a non saltare niente, è già una bella cosa. Penso di essere al 75-80%. In tre settimane magari non sarò al 100% ma spero di esserci il più vicino possibile”. Anche perché si parte subito forte, a Torino con la Juve: “ Sappiamo che è ancora la squadra da battere. Affrontarla subito alla prima, è anche meglio, cominciamo a misurare le forze, andremo lì per fare una grande partita”. Nella amichevoli fin qui disputate in attacco Amauri ha giocato sia al fianco di Pabon che in coppia con Belfodil. Come è andata secondo il brasiliano? “Mi trovo bene con entrambe. In attacco il nuovo Parma sta cominciando a nascere, rispetto all’anno scorso è cambiato molto.  C’è ancora qualcosa da capire, non solo per Pabon, ma anche per il sottoscritto e un po’ per tutti gli attaccanti. Siamo però sulla strada giusta. Il mister ci chiede molto. Noi attaccanti non dobbiamo essere coinvolti solo in fase offensiva ma dare una mano anche al centrocampo. Nel calcio di oggi è tutto diverso. Non c’è più l’attaccante che sta in area e aspetta la palla. Si corre sempre, agli attaccanti si chiedono maggiori movimenti e maggior aiuto alla squadra”. Cosa dire ai tifosi che domani sera vedranno per la prima volta al Tardini il nuovo Parma?  “L’amichevole con il Real Sociedad  è l’impegno più duro fra quelli affrontati fin qui. Le squadre spagnole tendono ad avere sempre maggiore possesso palla. Sarà un test molto stimolante, molto bello. Più tifosi verranno, meglio sarà per noi.  Si comincerà a vedere il lavoro che stiamo facendo. Manca Giovinco e anche qualcun altro è vero. Al di là delle partenze però ho trovato il gruppo che conoscevo un anno e mezzo fa. Una realtà solida in cui può emergere anche il singolo, come accaduto proprio con Giovinco. Il gruppo è bravo ad accogliere i singoli e i nuovi sono bravi ad ambientarsi. A Parma si sta bene, si trova sempre un ambiente fantastico e ci sono giocatori di grande qualità. E’ per questo che ho scelto di venire qui”.