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  • Parma, Donadoni:|'Mariga, resta!'

    Parma, Donadoni:|'Mariga, resta!'

     

    Mister Donadoni come sempre vuole concentrarsi più sul Parma che sugli avversari. Ecco quindi la sua visione del match che aspetta i crociati al Barbera:
     
    "Il Palermo arriva da un pari ottenuto contro una squadra motivata in una gara facile. Noi invece dobbiamo dare continuità alla partita di mercoledì. Dopo Udine - continua l'allenatore gialloblu - ho sentito commenti anche esagerati... Qualche errore è stato commesso, è fuor di dubbio, ma la prestazione non è stata negativa se non nel risultato. Con il Novara abbiamo fatto bene soprattutto nel primo tempo e ora ci aspetta un Palermo che due punti più di noi e che ha propositi importanti. Tuttavia anche noi li abbiamo e dobbiamo pensare solo a questo".
     
    Purtroppo il Parma non avrà più Mariga: "E' stata davvero una brutta notizia, soprattutto per il ragazzo. Non avrei mai pensato, vista la dinamica dell'infortunio, che fosse cosi grave. Comunque al giorno d'oggi in campo medico si fanno cose eccezionali è sono certo che Mac tornerà ad altissimi livelli. Nella sfortuna è forse stato meglio che un infortunio cosi gli sia capitato ora, a fine stagione e con l'estate in mezzo. Al di la della tempistica necessaria avrà più mesi per poter recuperare".
     
    Sarebbe contento se tornasse al Parma? "Io ragiono da allenatore - spiega Donadoni - e sarei ben felice se lui e la società decidessero in questo senso. Ovvio che poi bisogna fare i conti con inter. Io ora parlo sotto il profilo umano e morale".
     
    Altre defezioni importanti al Barbera? "Biabiany ha un problema muscolare. Ci sono poche chances. Per il resto ritengo fondamentale la rifinitura per le ultime valutazioni".
     
    Però c'è Jonathan...: "Partite come quella di mercoledì danno morale e incentivano la fiducia in se stessi. Jonathan è un giocatore che in passato ha avuto problemi fisici e questo ha sicuramente condizionato le sue prestazioni e anche in termini di tenuta dover affrontare gare ravvicinate non aiuta. In generale quel che mi interessa è che tutti siano "sul pezzo" e convinti di voler fare una grande prestazione. Per noi fare risultato a Palermo significherebbe aggiungere un bel mattone a ciò che vogliamo costruire. Per noi ogni gara deve essere la più importante: se ragioniamo cosi possiamo fare bene. Non guardiamo la classifica e le gare che seguiranno dopo domenica se non con la consapevolezza che il nostro futuro passa attraverso ogni prestazione e ogni gara va interpretata al meglio. Gli obiettivi lontani mi interessano poco e quello più ravvicinato ora si chiama Palermo. Ci sono ancora 18 punti in palio: ogni squadra è vogliosa di tagliare un traguardo. E' cosi anche per noi, ci sono tanti margini, tante possibilità sta a noi coglierle". Infine al mister viene chiesto un parere su Giovinco in chiave Nazionale dopo l'infortunio a Giuseppe Rossi: "Non credo che Sebastian debba puntare su queste cose per gli Europei, è un giocatore straordinario e che può ancora migliorare molto. Sono dispiaciuto per Rossi perché venire da un infortunio di questa entità e ricaderci è un handicap notevole ed è frustrante. Ma come detto, Giovinco la sua strada se la apre da solo, non con gli infortuni altrui, ma con le prestazioni".
     

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