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  • Parma, Donadoni:| 'Pabon problemi personali e...'

    Parma, Donadoni:| 'Pabon problemi personali e...'

    Alla ripresa degli allenamenti nella settimana che porta alla sfida casalinga con il Torino mister Donadoni torna ad analizzare con la stampa il momento del Parma: “Serve ancora più grinta e più convinzione. Non si possono sempre sbagliare occasioni, prima o poi entreranno anche… Detto questo, riprendiamo ad allenarci con la coscienza di dover lavorare sodo ancora di più”. A chi gli chiede se la crisi di risultati possa incidere sulla sua panchina al Parma il mister risponde: “Sono lo stesso di prima-.  E' un discorso che a me non compete. Io penso a fare l’allenatore e a farlo nel migliore dei modi. Per certi discorsi poi ci vorrebbe un grado di maturazione da parte di tutti quanti. A volte risposte banali hanno anche banali presupposti”. Analizzando invece la condizione della squadra ci si sofferma su quello che può essere il lavoro del tecnico per quel che riguarda l’aspetto psicologico del gruppo, ricordando che in altri momenti storici lo staff tecnico al Parma aveva collaborato anche con uno psicologo: “Personalmente reputando la questione rilevante ho anche seguito dei corsi. Ora mi manca solo seguire un corso da chirurgo – sorride – per intervenire direttamente sul cervello… Al di là di quella che può essere la battuta – continua mister Donadoni – l’aspetto mentale è importante, ci lavoriamo, perché quando non si arriva con l’allenamento fisico può avere variabili non indifferenti”. Per quanto riguarda il tema più specifico di un eventuale rilassamento dei crociati dopo la quota punti acquisita fino a gennaio l’allenatore gialloblù spiega: “A mio avviso questo è un discorso che potrebbe essere esteso a tutte le piazze e non fatto solo in riferimento a Parma. In questo momento poi sarebbe troppo facile mettere a giustificazione dei risultati che non arrivano anche questo elemento. Io invece posso dire che non vedo come lavora la squadra e non lo sta facendo in modo diverso rispetto al periodo delle sette vittorie consecutive della passata stagione. E’ però anche vero che stiamo subendo gol non per particolare bravura degli avversari ma per mancanze nostre. Anche domenica per esempio in occasione della rete subita c’è stata una mancanza di collaborazione. Se poi aggiungiamo anche qualche fatalità di troppo il quadro è completo. Ora però non dobbiamo più regalare nulla ma aumentare attenzione e concentrazione. Dobbiamo essere più bravi in questo. Arriva una buona squadra come il Torino che ha saputo risalire la classifica. Non c’è Cerci? Sicuramente ci saranno altri giocatori con qualità. Ma noi come detto, dobbiamo innanzitutto guardare a noi stessi”. Si parla poi di attaccanti, di chi è partito come Pabon e del suo momento positivo al Betis e di chi è rimasto come Biabiany: “Dorlan in un paio alcuni momenti ha fatto cose perfette per quelle che sono le sue caratteristiche, poi probabilmente nel contesto di gioco generale non trovando lo spazio che avrebbe voluto e che anche io pensavo potesse avere, questo l’ha un po’ condizionato anche nel suo modo di esprimersi. Poi ha avuto anche difficoltà legate al suo momento famigliare, mentalmente questo non l’ha aiutato. Ma Pabon è un giocatore che ha caratteristiche importanti che sono quelle della velocità, della rapidità e di richiesta della profondità, c’era necessità però di tempo per assimilare alcune cose. Sono molto felice per lui. Il Parma mandandolo al Betis gli ha dato la possibilità di giocare e di esprimere quei valori che gli erano stati riconosciuti portandolo qui. Biabiany anche domenica ha avuto un’opportunità importante. Purtroppo lì un po’ difetta, in termini di fiuto del gol è anche un po’ nel suo dna. Negli ultimi 15-20 metri questo diventa poco allenabile perché è fatto di sentire quel momento giusto di inserirsi e di proporsi in un determinato modo. Lui ha qualità atletiche importantissime e si affida molto a queste e poco a intuire quello che nell’azione potrebbe svilupparsi nella situazione ideale per segnare. Nelle ultime due tre partite ha avuto diverse palle gol importanti e non è riuscito a trasformarle, se le avesse messe dentro parleremmo in termini diversi, ma le sue caratteristiche sono queste”.

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