Calciomercato.com

  • Parma, Ghirardi:| 'Colomba, serve una scossa'

    Parma, Ghirardi:| 'Colomba, serve una scossa'

     

    Il Presidente del Parma FC Tommaso Ghirardi è arrivato al centro sportivo gialloblù in mattinata dove ha seguito l’allenamento e incontrato mister  Franco Colomba, al lavoro dalle 10 con la squadra. Nel pomeriggio, prima del secondo allenamento in programma, il presidente ha incontrato i giornalisti in sala stampa. Dopo la conferenza ha invece parlato alla squadra negli spogliatoi e seguito quindi anche la seconda seduta sul campo. Di seguito le dichiarazioni del presidente Ghirardi.

    Presidente Tommaso Ghirardi, che sensazioni ha?
    “Sensazioni positive, ci mancherebbe che non fossero così. Io sono moto realista, molto concreto, è quello che mi ha insegnato la vita fino ad oggi. Se avessimo vinto domenica scorsa, saremmo a -5 dalla salvezza. Non avendo vinto, ne dobbiamo fare 8. Con 7 gare da affrontare sono convinto che la squadra 8 punti possa farli. Credo che 40 punti siano sufficienti per la salvezza. Sono deluso e dispiaciuto per la sconfitta di domenica perché avrei voluto vivere questo ultimo mese e mezzo con un po’ di tranquillità in più. Quando si arriva quasi alla fine, 3 punti vogliono dire tanto, non solo per la classifica ma anche per il morale. La sconfitta col Bari ha portato all’esonero dell’allenatore, ma ha portato anche ulteriori costi, amarezza. Però abbiamo ritenuto che a questo punto il cambio in panchina fosse la soluzione migliore per dare una sterzata, per portare un’inversione di rotta che credo fosse fondamentale. Anche perché non ci saremmo aspettati di fare una partita così negativa. E non vorrei parlare solo della sconfitta, ma proprio della prestazione negativa. E quando le prestazioni sono negative bisogna correre ai ripari e trovare delle soluzioni.”

    L’altro giorno presidente, ha detto che se le fosse stato possibile, avrebbe licenziato tutti i calciatori…

    “Da quando faccio calcio ho una mia linea, quella della chiarezza e del confronto diretto. E’ chiaro che la gara di domenica mi ha deluso molto.  Mi ha deluso l’allenatore, e l’ho cambiato perché le regole me lo consentono, mi hanno deluso molto i giocatori, ma le regole non prevedono di poterli cambiare. Quando si cambia un allenatore è una sconfitta di tutti, non solo dell’allenatore stesso. Ai giocatori non ho più nulla da dire. Si è voltato pagina, abbiamo scelto un allenatore che non conoscevo con il quale ho condiviso una chiacchierata di due ore e mezzo e mi è piaciuto molto. Mi è piaciuta molto la sua voglia di ritornare sul campo, mi è piaciuta la sua determinazione e l’analisi che ha fatto della squadra. Perciò ho deciso di siglare un contratto duraturo, fino alla fine della stagione prossima. A me non piacciono i traghettatori, non mi piacciono i mercenari. Ho visto nel nostro mister tutte le caratteristiche che mi piacciono: una persona che vuole mettersi in discussione sul campo, anche se poteva starsene in vacanza, perché era profumatamente pagato. Ho trovato il suo accettare la nostra offerta come un atto coraggioso e di stima verso la società e verso la squadra.  Sono sereno e tranquillo e sto cercando di farmi passare l’arrabbiatura di domenica.”

    Questa decisione poteva essere presa prima?

    “Le decisioni si prendono quando viene voglia di prenderle. Se mi fosse venuta voglia prima, l’avrei fatto prima. Purtroppo o per fortuna mi è venuto in mente di farlo domenica sera. Mi sono confrontato con i miei collaboratori e abbiamo deciso di cambiare la guida tecnica. Prima non ci avevo pensato. Non si comanda alle sensazioni, ed in più mi sembra assurdo che qualcuno possa criticare i modi o i tempi delle scelte: alle scelte non si comanda, si fanno e basta. Chi ha gli attributi le scelte le fa, chi non ce li ha le subisce.”

    Il Parma è sembrato avere soprattutto problemi psicologici… Colomba è l’uomo giusto per risolverli? 

    “Noi abbiamo affrontato l’ultima squadra in classifica e come succede tante volte quando si affronta l’ultima si perde, perché la si sottovaluta. L’Inter in Champions ha incontrato una squadra che tutti gli addetti ai lavori pensavano fosse la più debole.  Tutti tranne il clan interista, parlavano di turno già superato. Risultato? L’Inter ha preso una batosta. Questo è il segnale che quando si sottovalutano le partite, ed io parlo ovviamente per la mia società, si può cadere in disgrazia. Noi abbiamo sottovalutato la partita col Bari: noi pensavamo che i pugliesi venissero qui con il pensiero già alla prossima stagione. Ma giustamente il Bari ha fatto la sua gara ed ha vinto meritatamente. Beh, forse anche in modo un po’ fortunoso visto che noi abbiamo avuto sei o sette palle gol e loro solo due.  Però sono stati bravi a sfruttare quei due tiri. Va poi detto che Gillet, al quale faccio i complimenti, ha fatto delle grandi parate. Il Parma ha regalato il primo tempo al Bari ed ha perso la partita. Bari che ha pareggiato con il Milan due settimane fa, non due anni fa, perché il Milan l’aveva sottovalutato, come ha fatto il Parma. E qui stanno forse anche le colpe dell’allenatore che doveva far capire che non si doveva sottovalutare il Bari. Non è che Ghirardi si è svegliato alle sette di domenica sera ed ha deciso di cacciare l’allenatore perché era arrabbiato, come qualcuno ha detto. Sono 15 anni che faccio il presidente e conosco gli equilibri da tenere in uno spogliatoio. La partita è stata sottovalutata, e perciò è stata sbagliata. E perciò una delle responsabilità dell’allenatore è stata quella di aver sottovalutato il match e non aver dato la giusta cattiveria alla squadra, che colpevolmente ha fatto una partita oscena.”

    Adesso vi aspetta un calendario da brividi…

    “Io guardo l’andata: contro la Lazio abbiamo pareggiato con un gol al secondo minuto supplementare del primo tempo; con l’Udinese abbiamo vinto, con l’Inter si può perdere. Io la vedo più nera col Cagliari, con cui all’andata abbiamo perso in casa. Io sono sereno, convinto che la nostra squadra possa giocarsi tutte le gare alla pari. Io alle partite facili o a quelle difficili non ci credo. Era più facile il Bari e più difficile la Roma: all’Olimpico abbiamo fatto un punto, contro i pugliesi abbiamo perso al Tardini. Bisogna che la squadra ritrovi la determinazione, la grinta e la voglia di fare risultato, e credo che mister Colomba potrà dare questa scossa di adrenalina di cui la squadra ha bisogno.” 


    Altre Notizie