Calciomercato.com

  • Parma, Marino:| 'Catania? Ritorno particolare'

    Parma, Marino:| 'Catania? Ritorno particolare'

    • L.T.

    “Conosciamo gli avversari – dice l’allenatore del Parma FC Pasquale Marino a proposito dei prossimi avversari, alla ripresa degli allenamenti dopo i due gironi di riposo concessi alla squadra – e sappiamo che in casa sono ancora più temibili e più forti, però ogni partita ha una sua storia; ogni campionato ha una sua storia, quindi guardiamo avanti e non pensiamo alla partita che il Parma ha disputato al Massimino nella passata stagione. Di Catania ho un bel ricordo: dopo averci giocato per tanti anni, sono tornato da allenatore, ed abbiamo vinto dopo 23 anni il campionato di Serie B e raggiunto una salvezza sofferta per tanti motivi l’anno dopo. E’ sempre un ritorno particolare.”

    Pasquale Marino, crede che la sosta dopo il buon esordio contro il Brescia possa essere controproducente per il Parma?
    “Lo vedremo domenica dopo la partita di Catania. Ad ogni modo sapevamo della sosta, perché è così da un po’ di stagioni: dopo la prima o le prime due giornate c’è sempre la sosta per permettere alle Nazionali di giocare. Tra l’altro non abbiamo avuto tantissimi ragazzi fuori, soltanto quattro o cinque, e perciò siamo riusciti a giocare bene lo stesso.”

    Catania per lei è una sfida particolare…
    “E’ normale, perché a Catania, dopo averci giocato per tanti anni, sono tornato da allenatore, ed abbiamo vinto dopo 23 anni il campionato di Serie B e raggiunto una salvezza sofferta per tanti motivi l’anno dopo. E’ sempre un ritorno particolare.”

    L’anno scorso, proprio a Catania, il Parma ha disputato forse la peggior partita della stagione…

    “Conosciamo gli avversari, e sappiamo che in casa sono ancora più temibili e più forti, però ogni partita ha una sua storia; ogni campionato ha una sua storia, quindi guardiamo avanti e non pensiamo alla partita che il Parma ha disputato al Massimino nella passata stagione.”

    A centrocampo sembra ci sia un certo affollamento: è previsto un cambio di sistema di gioco?
    “Non credo ci sia un particolare affollamento a centrocampo: abbiamo preso un giocatore proprio perché ne avevamo bisogno in quel reparto. Abbiamo da sopperire all’assenza di Galloppa fino a dicembre o gennaio, per cui siamo contati. In ogni caso la competizione aiuta a migliorare le prestazioni.”

    Come sta Paloschi?

    “La società ha emesso un comunicato ufficiale.”

    Oltre a Paloschi convocato nell’Under 21, anche la Nazionale maggiore sta dando delle soddisfazioni al Parma…
    “Sì, siamo contenti per Mirante e per Antonelli. Soprattutto Luca è partito molto bene in campionato ed ha fatto un buon precampionato, e per questo è stato premiato. Addirittura stasera partirà dall’inizio. Ci fa enormemente piacere che questo ragazzo stia migliorando di giorno in giorno e sta raccogliendo i frutti del lavoro che sta facendo. Arrivare è sempre difficile, ma rimanere su quei livelli lo è ancora di più.”

    Quali sono, secondo lei, le differenze sostanziali tra il Catania allenato da lei e quello che il Parma affronterà domenica?

    “Io credo che negli anni le cose siano cambiate tanto: da quando sono andato via io sono cambiati tantissimi calciatori. E di anno in anno la società ha cercato sempre di migliorare l’organico: quando allenavo io il Catania eravamo quasi tutti debuttanti; adesso invece ci sono tantissimi stranieri e giocatori di grandissima qualità. Credo che abbiano fatto dei passi in avanti.”

    Quali sono, secondo lei, gli elementi più pericolosi?
    “Direi quelli del reparto avanzato.”

    Il fatto che le varie Nazionali convochino diversi giocatori del Parma può essere controproducente per il lavoro di gruppo?

    “Per ogni calciatore essere convocato in Nazionale è il massimo, quindi una eventuale convocazione deve portare nello spogliatoio un entusiasmo positivo e deve essere da esempio per i compagni. Per ora nella Nazionale maggiore sono stati convocati solo due ragazzi, magari aumenteranno. Le convocazioni credo che rispecchino l’andamento del campionato: quello che si fa durante la stagione permette al Commissario Tecnico di valutare al meglio.”

    Quindi gli infortuni possibili, come quello di Paloschi, non spaventano la società?
    “E’ un rischio che si deve correre, altrimenti nessuno manderebbe i propri tesserati in Nazionale. Per fortuna li chiamano, i nostri giocatori. Se poi capita qualche infortunio, pazienza, sono i rischi del mestiere.”

    Per tanti, la vittoria contro il Brescia è stata la conferma che il Parma non punta solo alla salvezza...

    “Come ho già detto, noi dobbiamo vivere alla giornata, quindi di quello che dicono gli altri dobbiamo interessarci relativamente, nel senso che dobbiamo concentrarci una partita alla volta. Il nostro obiettivo ora è la partita col Catania. C’è stata questa sosta e da oggi abbiamo ripreso a lavorare concentrati sulla gara contro i rosso azzurri: non mi interessa quello che sarà, ma solo il Catania.”


    Altre Notizie