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  • Parma| Paloschi lancia la sfida

    Parma| Paloschi lancia la sfida

    • L.T.
    Alberto Paloschi prima dell'intervista si coccola il piccolo Christian che indossa una crociata con il numero 43 del suo idolo e che lo aspetta fuori dallo spogliatoio dopo l'allenamento della mattina: "Come sto? - risponde poco dopo ai giornalisti - Tutto bene, sto lavorando molto e sto facendo una buona preparazione".

    L'anno scorso doveva essere quello decisivo. Ha spostato tutto di un anno?
    "Speriamo. Quello che spero soprattutto è di star bene fisicamente, poi il resto arriva se uno lavora sul campo e in allenamento. Nella carriera di un giocatore ci può stare. Sono piccole cose che ti fanno crescere".

    Vuole dire che è maturato?

    "Star fuori e non dare una mano ai compagni non fa bene. Tornare in campo e rifarsi male poi è anche peggio. Ti fa capire che senza salute non vai da nessuna parte".

    Nell'amichevole con la Spal c'erano 11 vecchi giocatori del Parma con però un sistema diverso.
    "Diverso ma non del tutto estraneo a noi. Non dimentichiamo che l'anno scorso a Udine siamo partiti con un 4-3-3. E che abbiamop finito il campionato con lo stesso modulo. Ci sono magari richieste diverse da parte del mister ma i movimenti sono sempre quelli".

    Forse proprio il suo infortunio aveva limitato questo modulo...

    "Penso che davanti siamo in tanti e possiamo ricoprire diversi ruoli, non penso quindi che la causa sia stata questa".

    Nella partita con la Spal ha giocato esterno sinistro. Una novità? Come si è trovato?
    "L'ho già ricoperto nell'Under 19. Poi sono un ragazzo giovane e quindi è tutta esperienza da immagazzinare".

    Che serie A si aspetta, sia personalmente sia per il Parma?
    "Difficile come sempre. L'importante è partire bene, se invece si parte male inconsciamente puoi avere dei grossi problemi per il resto del campionato. Se abbiamo la fortuna come l'anno di fare subito molti punti siamo a metà dell'opera".

    Dal punto di vista personale il fatto di essere stata la prima operazione di mercato del Parma le dà ancora maggiore responsabilità?

    "Sono molto contento che il presidente e l'amministratore delegato abbiano fiducia in me. Spero quest'anno di saperli ripagare".

    Con che squadra vorrebbe iniziare il campionato?
    "Non si può sapere chi è più in forma e chi meno. Per questo dobbiamo contare soprattutto su di noi".

    Sarà un campionato equilibrato come l'anno scorso o vede altri e differenti valori fra le squadre?
    "Più o meno come l'anno scorso, nel senso che tutte le partite saranno delle battaglie e andranno giocate come una finale. Prima si arriva ai 40 punti e meglio è".


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