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  • Parmamania:| La sconfitta di un gruppo

    Parmamania:| La sconfitta di un gruppo

    Inutile girarci intorno. L'esonero di Franco Colomba non è soltanto il nono avvicendamento in cinque anni di gestione Ghirardi. È soprattutto l'ultimo fallimento di un gruppo che nei leader è cambiato ben poco dall'anno della retrocessione in serie B datata 2008. Perché dietro all'addio al tecnico che in sole sette partite riuscì nel miracolo-salvezza della scorsa stagione, sta soprattutto la mancata capacità dei leader dello spogliatoio di rimettersi in gioco.

    Colomba è stato onesto sino all'ultimo, rimettendo nelle mani di Ghirardi e Pietro Leonardi il proprio mandato dopo la cocente sconfitta di San Siro contro l'Inter. Quel 5-0 a uno scafato uomo di calcio come lui non è piaciuto affatto. E, da vero uomo di pallone, sa bene che quando si perde in quel modo vuol dire che sono venuti a mancare meno alcuni presupposti all'interno del gruppo. Un gruppo che probabilmente si è spaccato sul finire del 2011, quando si sono avute le prime avvisaglie di un possibile cambio in panchina.

    Il 3-3 con il Catania, la partita che ha chiuso l'anno, aveva mandato su tutte le furie il presidente, che aveva contattato Gigi Delneri per un subentro immediato. A sventare l'esonero immediato di Colomba era stato soltanto il 'no' dell'ex tecnico juventino, ma il messaggio allo spogliatoio era arrivato in modo piuttosto chiaro. Colomba aveva perso la fiducia della presidenza, ancor più che della dirigenza.

    La testimonianza ulteriore era arrivata da una riunione tecnica prima delle vacanze che non aveva visto coinvolto il mister ancora in carica. Ancora una volta sarebbe bastato fare quadrato intorno al tecnico per ripartire degnamente nella lotta salvezza, ma così non è stato. E, come sempre negli ultimi anni, appena avuto il sentore di una mancanza di fiducia nei confronti dell'allenatore da parte della dirigenza, lo spogliatoio si è sciolto.

    L'arrivo di Roberto Donadoni potrà essere quindi utile per ricompattare questa convinzione, così come lo era stato quello di Colomba lo scorso aprile. Ma l'impressione è che entro il 30 giugno ci sarà la resa dei conti. E a qualche senatore verrà fatto presente questo atteggiamento. Chi è in scadenza di contratto, probabilmente, non dovrà sperare molto nel rinnovo. Forse soltanto allora il progetto di Ghirardi prenderà slancio.

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