Non sarà facile, adesso più che mai. Il Parma riparte per la missione salvezza in condizioni non semplicissime. In parte perché si giocheranno tre partite decisive nel giro di una settimana, in parte perché il cambiamento del calendario farà sì che si disputeranno le due partite più toste una dopo l'altra e in trasferta. E poi perché nel frattempo Roberto Donadoni ha perso una delle pedine più importanti nella propria scacchiera.

Sabato sera contro il Cagliari, infatti, mancheranno sia Jonathan Biabiany, bloccato da un contrattempo muscolare che però non preoccupa più di tanto, sia McDonald Mariga, la cui stagione è già finita anzitempo a causa della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Un problema non da poco, che ha obbligato il keniota a fare rientro a Milano per le cure.

In altre parole, Donadoni perderà il centrocampista che ha cambiato il volto della squadra da gennaio a questa parte. Il Mariga 2.0, quello che nel mercato invernale è tornato al Parma dopo la prima parentesi dal 2007 al 2010, è parso un giocatore molto maturo e cresciuto a livello tattico. La pedina che ha dato maggiore stabilità alla squadra permettendo a Daniele Galloppa di esprimersi al meglio da interno destro e a Donadoni di gettare nella mischia anche Jaime Valdes in cabina di regia.

La strada dei piedi buoni a centrocampo, però, ora si farà decisamente più difficile. Perché le prossime tre partite scottano (Cagliari in casa e poi Palermo e Lecce in trasferta), e perché Mariga non c'è più. Al suo posto verrà ripescato Stefano Morrone, il capitano della squadra che però da qualche mese a questa parte ha fatto soprattutto panchina, non dimostrandosi mai all'altezza del keniota. Ora tocca a lui. Ma è difficile pensare che possa essere un bene.