Momento difficile a Collecchio. Dopo due pareggi e due sconfitte, il Parma non ha ritrovato il successo nemmeno nell'impegno di domenica contro il Genoa. Soltanto uno scialbo 0-0 che conferma le difficoltà attuali del gruppo crociato, che pure nell'ultimo impegno doveva fronteggiare le assenze di Mirante, Rosi, Santacroce, Marchionni e ovviamente Galloppa.

Cinque defezioni pesanti, che però spiegano soltanto in parte i problemi di Roberto Donadoni. Il tecnico dei crociati deve infatti fronteggiare un piuttosto evidente calo fisico presentato dalla ripresa del campionato in avanti, frutto di un richiamo di preparazione che porterà i suoi frutti già nel breve termine.

L'altro problema, non da poco, è la gioventù degli uomini chiave. Se si pensa che a segnare devono per forza di cose essere Biabiany, Sansone e Belfodil (oltre ad Amauri, utilizzato per di più come jolly nella ripresa) è chiaro che si possa mettere in preventivo qualche giornata difficile.

Crescere non è semplice, ma da questo duro inverno il Parma potrebbe uscire più forte di prima. Con tanta maturità in più nelle gambe e tanta forza da sprigionare in primavera. Come l'anno scorso? Forse sarà difficile replicare la serie di sette vittorie consecutive. Ma siamo sicuri che non sia tutto da buttare. Non è una crisi, ma quasi. Quindi è giusto non sopravvalutarla.