Svolta o no, il Parma è tornato a fare punti pesanti contro una diretta concorrente per la salvezza. L'importanza della vittoria con la Sampdoria è tutta qui. Anzi no. Perché l'unica notizia più importante del successo pieno è il ritorno al gol di Amauri, il punto di forza della campagna acquisti estiva che non segnava una rete in Serie A dal decisivo Milan-Fiorentina dello scorso aprile. Il centravanti italo-brasiliano è la notizia migliore per Donadoni.

Il tecnico crociato ha ridisegnato completamente la squadra intorno alle esigenze del proprio attaccante di punta, l'unico che ha già segnato un buon bottino di gol in carriera e resta, al netto degli infortuni, il più affidabile in rosa. Dal 3-5-2 con due soli esterni si è così passati a un 4-3-3 con Rosi e Gobbi terzini, Marchionni interno destro di centrocampo e il duo Biabiany-Belfodil in attacco, pronto a servire Amauri con ogni traversone possibile.

Il problema vero è che di cross ne sono arrivati tanti, ma soltanto uno giocabile. Quello servito dallo straordinario piede destro di Belfodil, che è stato prontamente convertito nel raddoppio con una zuccata delle sue di Amauri. Che è tornato a segnare in maglia crociata a un anno e mezzo dall'ultima volta, nell'impresa salvezza di Udine. Anche lì fu doppietta, ma con l'infortunio rimediato fu la fine della sua prima avventura ducale.

Adesso questa doppietta ha un sapore decisamente diverso. Quello dell'inizio di una nuova avventura. Il Parma non c'è ancora, non sino in fondo. Il gioco latita, anche il nuovo modulo non pare in grado di fornire gli equilibri necessari per una salvezza serena. Ma, almeno, c'è un centravanti a cui aggrapparsi per dormire sonni tranquilli. Bentornato, Amauri.