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  • Parte il Brasileirao, ecco le favorite: ci sono già i perdenti, gli allenatori

    Parte il Brasileirao, ecco le favorite: ci sono già i perdenti, gli allenatori

    • Stefano Benzi
    La stagione brasiliana è incredibilmente lunga e faticosa, si parte a gennaio con i campionati di Stato nella cosiddetta stagione estaduais: gli italiani conoscono a malapena il campionato Paulista e quello Carioca organizzati dagli stati di San Paolo e di Rio. Ma si gioca ovunque e per alcuni club che non nutrono grandi speranze nel Brasileirao il torneo del proprio Stato significa derby e vincerlo vale quasi quanto un titolo nazionale. Quest’anno il Campeonato Paulista è andato al Corinthians mentre il Flamengo ha battuto con una bella doppia vittoria il Fluminense riportando al Gaveão il titolo Carioca dopo quattro anni. All’Atletico Mineiro, retrocesso lo scorso anno in Serie B, è andato il titolo di Minas Gerais, un buon viatico per puntare subito al ritorno nella massima serie. Un’impresa che non è riuscita all’Internacional di Porto Alegre – anch’esso retrocesso in Serie B – e battuto nella finale del Campeonato Gaucho dalla Nova Hamburgo. 

    La aspettative quest’anno sono davvero enormi: il San Paolo attende un titolo dal 2008, quando alla guida della squadra c’era Felipe Scolari e tra i pali troneggiava il mitico Rogerio Ceni: il Palmeiras campione in carica vorrebbe puntare alla doppietta, cosa che è riuscita ai Verdão tra il 1993 e il 1994 e che prima il San Paolo e poi Cruzeiro hanno replicato. Il Flamengo è una splendida squadra e ha una raffica di giovani già pronti all’assalto: il Fla ha avuto anni orrendi in cui si è salvato a stento e altri come quello della scorsa stagione che ha visto i rubro-negros crollare sul più bello dopo una splendida partenza. Il campionato brasiliano è in assoluto quello che fa saltare il maggior numero di panchine: la “sopravvivenza” di un tecnico sulla stessa panchina per più di due anni è praticamente impossibile. Quest’anno sono già saltate cinque panchine, un quarto dell’intero parco club: e il campionato deve ancora cominciare.

    Il primo a saltare era stato Felipe Moreira, chiamato alla Ponte Preta e cacciato dopo l’eliminazione contro il modesto Cuiabà in Copa do Brasil per essere sostituito da Gilson Kleina. Il Vasco, appena risalito dalla Serie B ha licenziato Cristóvão Borges responsabile di un’edizione molto opaca di Campeonato Carioca e dell’eliminazione di Copa contro il Vitória. Anche Daniel Paulista è durato poco allo Sport Recife, rimpiazzato dopo un lungo periodo da tecnico ad interim da Ney Franco. L’eliminazione subita dai rivali cittadini del Bahia in Copa do Nordeste, conclusasi con una rissa furibonda dalla quale il tecnico non si è certo chiamato fuori, è costata la panchina ad Argel Fucks: al momento il prescelto sembra essere Ricardo Gomes, ex di Botafogo e Sao Paulo. Ma il colpo di scena più clamoroso riguarda il Palmeiras, la squadra campione dello scorso anno che ha stracciato il contratto di Edu Baptista reo di aver perso l’accesso alla finale del Paulista dopo un secco 3-0 in casa della Ponte Preta e di aver perso in Bolivia contro il Jorge Wilstermann una partita di Copa Libertadores. Poche ore fa è stato annunciaro l’arrivo di Cuca che ha firmato un contratto di pochi mesi, valido fino a dicembre. Eloquente il suo pensiero quando gli hanno chiesto il perché di un contratto così breve: “Visto come vanno le cose in Brasile – ha risposto Cuca – sarei già contento di restare al mio posto fino alla scadenza del contratto”. 

    Secondo gli analisti di Globo, antenna e giornale on line tra i più autorevoli del Brasile di questo passo gli allenatori che salteranno saranno almeno 21 con due/tre squadre che arriveranno anche a tre cambi prima della fine del campionato. 

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