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  • L'agente di Schick: 'Ferrero ha mantenuto la parola, ma è stato lento. Potevamo andare al PSG...'

    L'agente di Schick: 'Ferrero ha mantenuto la parola, ma è stato lento. Potevamo andare al PSG...'

    • Lorenzo Montaldo
    La vicenda Patrik Schick ha condizionato tutta l'estate della Sampdoria. Le voci attorno all'ex attaccante blucerchiato sono cominciate mesi fa, già prima di giugno, e dopo il clamoroso ribaltone con la Juve la vicenda è giunta al termine soltanto a due giorni dalla chiusura del mercato, dopo l'inserimento della Roma. L'agente di Schick, Pavel Paska, ha ripercorso le fasi salienti della vicenda a Isport Blesk: "Altri tre club italiani partecipavano al meeting. Il presidente Ferrero è arrivato nel mio ufficio, ha detto a Patrik che avrebbe potuto rimanere alla Samp e di fargli sapere le sue intenzioni, ma che avrebbe rispettato ogni sua scelta" ha detto il procuratore. "E ha mantenuto la parola, anche se c’erano offerte perfino più alte di quelle della Roma".

    Una, ad esempio, poteva essere quella del Psg: "Facevano sul serio" ammette Paska. "Avessimo guardato solo il nome e i soldi probabilmente saremmo andati lì, ma alla fine abbiamo deciso che quella della Roma era la strada giusta. In quindici minuti con la Roma abbiamo concordato tutto, cifre del trasferimento e tutto il resto. Gli ho detto 'questo è ciò che voglio e il gioco è fatto, parla con Patrik e ne discuteremo ulteriormente'. E’ andata come quando si ha a che fare con i tedeschi: in fretta e bene. In Italia in fretta e bene non esiste" riporta Sampnews24.com. "I presidenti italiani non possono concludere rapidamente un accordo: ci devono essere due o tre incontri per essere soddisfatti, devono provare, allungare i tempi, ritardare o far stare sulle spine le altre pretendenti"

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