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  • Passarella e Sabatini:|Incontro per Lamela

    Passarella e Sabatini:|Incontro per Lamela

    Trigoria non sa nemmeno dove sia, però non è molto lontano da lui. Erik Lamela ha passato la notte in un lussuoso e isolato Hotel sulla Pontina, e lì è stato tenuto nascosto per tutta la giornata di ieri, spesso a bordo piscina, lontano dall’occhio dei fotografi, ben protetto da papà Josè e fino alle undici anche da Tonino Tempestilli, dirigente giallorosso. Erik ha parlato attraverso facebook e twitter, ha raccontato dell’arrivo a Roma del suo presidente Daniel Passarella «per definire il mio passaggio alla Roma». Poi, ha salutato i tifosi del River «non vi dimenticherò, vi ringrazio per il sostegno, che mi ha fatto crescere, vi amo». Il tutto in una giornata frenetica, aspettando buone nuove, osservando una trattativa che stava decollando, mentre i tifosi della Roma si chiedevano: «Abbiamo preso Lamela?». Sì, così pare. Oggi arriveranno firma e l’ufficialità. «E’ tutto a posto, mancano alcuni dettagli. Firmerà un quinquennale, siamo felicissimi», le parole del papà ieri in tarda serata. Va avanti Josè, il figlio resta dietro, sempre nascosto. «Non parla, Sabatini si arrabbia con noi», confida ancora il padre, che osserva il movimento del figlio, maglietta bianca a pantaloncini scuri, a pochi passi da Erik, al buio della via antistante l’Hotel.


    Oggi a mezzo giorno appuntamento finale con la Roma. Ma tutto sembra andare per il verso giusto. Il presidente del River, Daniel Passarella sarà nella capitale proprio questa mattina, giusto giusto per incontrare il duo dei dirigenti giallorossi, Fenucci-Sabatini, e quindi per chiudere una trattativa che ha preso corpo pure senza di lui. Altri dirigenti del River sono stati in contatto tutto ieri con quelli della Roma. «Stiamo lavorando con ferocia, abbiamo buone possibilità che si chiuda», le parole del ds giallorosso, deus ex machina della trattativa, a metà pomeriggio. Sabatini, ovvio, non vede l’ora di definire l’acquisto di Lamela e annunciare gli altri, da Bojan a José Angel (Sabatini tratta in questi giorni anche Marinuccio), pure per loro sembra questione di attimi. Per presentarli insieme, magari il 13, quando arriverà DiBenedetto. Sabatini ha puntato da subito sul giovane Erik: è andato a sceglierlo in Argentina, ha convinto la famiglia a farlo venire nella capitale, ha trattato con l’avvocato Daniel Crespo, che cura gli interessi del River. Gli manca l’ultimo passo, dopo aver allontanato le insidie di Inter e Napoli. Gli intoppi ci sono stati, intoppi normali. Specialmente se a trattare sono da una parte una società come la Roma che tende a risparmiare, e dall’altra il River, che vuole incassare tanto e subito, per esigenze di bilancio (deve pagare anche gli stipendi). La Roma voleva rateizzare (tre anni), il River chiedeva il pagamento in un’unica soluzione. Piccoli, grandi dettagli, insomma, sui quali le parti si sono venute incontro e oggi si potranno dire sì. In più c’era la questione del quindici per cento del cartellino di Lamela, ora in mano a una società argentina. A chi resta quella piccola parte del calciatore? Alla fine la acquisirà la Roma, che farà gestire a Erik (o a chi per lui) i diritti d’immagine. Lamela firmerà davanti a Passarella, l’ad della Roma, Claudio Fenucci e Walter Sabatini, il ds, che ieri pomeriggio ha lasciato tutto ed è volato a Milano per chiudere delle operazioni in uscita, per poi incontrarsi nuovamente all’aeroporto di Linate con il suo amministratore delegato, per tornare a Roma, cenare insieme e incontrare in serata l’avvocato Baldissoni. Al calciatore andrà un quinquennale da un milione e mezzo circa, al River dodici milioni più i bonus vari, che dipenderanno dalle presenze di Erik e dagli obiettivi raggiunti dalla Roma. C’è un altro problemino che, come tale, si risolverà a breve: Sabatini ha bisogno di liberare un posto da extracomunitario per Lamela, in attesa del passaporto spagnolo. Il ds della Roma, infatti, non è ancora sicuro di poter inserire l’argentino al posto di Adriano, svincolatosi l’8 marzo scorso per andare al Corinthians. Un’alternativa: cedere Barusso all’estero, tentativo fatto ieri a Milano. Da un arrivo a un addio ufficiale. La Roma, attraverso un comunicato congiunto diffuso sul sito del club, «ringrazia Gian Paolo Montali, il direttore che ha saputo interpretare un ruolo di grande responsabilità sfiorando lo scudetto ed assicurando stabilità ed equilibrio gestionale in un momento particolarmente delicato come il cambio di proprietà». Anche l’ex direttore operativo ha voluto salutare i tifosi e ringraziare la Roma, in particolare Rosella Sensi.


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