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  • Passarella: 'Higuain più goleador di Falcao. Sabella intuì che era un 9, non stecca...'

    Passarella: 'Higuain più goleador di Falcao. Sabella intuì che era un 9, non stecca...'

    Daniel Passarella, ex giocatore di Inter e Fiorentina, è stato l'allenatore del River Plate nel che nel 2006-07, quando nel parco attaccanti c'erano due come Gonzalo Higuain e Radamel Falcao, insieme. El Tigre inizialmente era il titolare, l'infortunio lo bloccò, favorendo la crescita e l'inserimento del giovane Pipita. Passarella è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport, a cui ha parlato proprio di loro: "Un piacere allenarli, anche se sono stati insieme per poco tempo. Nella testa e nel cuore è rimasta una doppietta di Gonzalo al Boca, con un primo gol di tacco che nessuno dimenticherà. Alla fine al suo posto entrò proprio Falcao. In qualche partita hanno pure giocato insieme, ma in un certo senso erano alternativi".

    HIGUAIN GIOVANE - "Ritiro a Mar de la Plata: avevo con me tutta la prima squadra e per due-tre giorni pure la seconda, quella delle riserve. La guardavo sempre con molta curiosità per cercare di individuare i più talentuosi. Ero con Alejandro Sabella, mio aiutante sul campo che poi avrebbe guidato l’Argentina nel Mondiale 2014: guardavamo insieme una partitella organizzata tra grandi e piccoli, all’intervallo gli dico subito che mi piace quel ragazzino là con il 10... Era il figlio del Pipa, Jorge Higuain, mio compagno al River quando ero tornato a giocare in Argentina dopo gli anni alla Fiorentina e all’Inter".

    IL CAMBIO RUOLO - "No, l’intuizione l’ha avuto Sabella: “Perché non lo metti come 9 in prima squadra?”, mi dice. Lo ascolto e Higuain ne fa due: da quel momento ha sempre fatto il centravanti. Perché la sua caratteristica è quella di essere un bomber nato, con un fiuto incredibile. Forse non serve molto nella manovra o per tenere palla, ma è come se fosse programmato per il gol".

    FALCAO - "Avevo una buona relazione anche con lui: quando sono arrivato era già stabilmente in prima squadra. Magari è più fisico e meno goleador, anche se partecipa di più alla manovra. Non ho dubitato neanche per un secondo né di lui né di Gonzalo: sapevo che sarebbero arrivati in Europa. Da protagonisti. Per trionfare".

    INFORTUNI FALCAO - "Hanno influito molto, ma ha avuto la forza mentale di ritornare e riprendersi il ruolo che merita nel calcio mondiale. Adesso è di nuovo al top, proprio nel momento migliore della sua crescita: a 31 anni un giocatore ha l’esperienza per raccogliere quello che ha seminato".

    HIGUAIN STECCA GRANDI SFIDE - "Inevitabilmente, dipende molto dagli altri. In una partita difensiva come quella del Camp Nou, può fare poco. Gonzalo ha avuto solo cattiva sorte nel Mondiale ‘14 e poi in Coppa America: è come se si fosse spenta la sua buona stella. Ovviamente, non voglio dire che sia solo fortunato, ma è eccezionale il modo in cui sa catalizza su di se tutti i suoi palloni".

    PESO DEL PREZZO - "Ricordo quando tutti rimasero colpiti dai 25 miliardi di lire pagati per Baggio... Certo, questi 90 milioni sono tanti, ma tutti i record sono fatti per essere superati. Le cifre lievitano, il calcio cambia e arriverà prima o poi un bomber pagato più del Pipita. Non deve pesargli la cifra: sono soltanto cicli".

    CHI PASSA? - "Gonzalo è tornato in una squadra che ha l’ambizione dichiarata di vincere la Coppa. El Tigre gioca nella pericolosissima rivelazione: il Monaco a quei livelli è una sorpresa, ma la società ha fatto un super lavoro. L’ho visto con i miei occhi, lì a Monaco, già ai tempi di Ranieri. Ovviamente, è favorita la Juve: ha speso tanto e gioca in un campionato più difficile. Falcao permettendo, ho l’impressione che quest’anno possa farcela per l’obiettivo che insegue da tanto".

    SFIDA BOMBER - "Mi piacerebbe un pari per quello che mi hanno dato entrambi. Alla fine, però, uno sarà più contento: questo è la vita, questo è il fùtbol".

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