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  • Pedro fa volare Conte: dal Barcellona di Guardiola a uomo record di Premier

    Pedro fa volare Conte: dal Barcellona di Guardiola a uomo record di Premier

    • Guglielmo Cannavale, inviato a Londra
    Nel segno di Pedro. Il Chelsea vince la sua dodicesima partita di fila, non fallisce nel Boxing Day contro il Bournemouth. Conte è nella storia del club, nessuno aveva mai vinto così tante partite consecutive. Il 3-0 in casa è un altro segnale alla Premier: i blues sono favoritissimi. 

    FATTORE PEDRO - Senza Diego Costa, squalificato, non cambia niente: ci pensa Pedro, con una doppietta. Conte aveva scelto il tridente leggero, formato dallo spagnolo, Hazard (gol su rigore) e Willian. Resta in panchina Batshuayi, considerato ancora non pronto per fare il titolare. A Stamford Bridge Pedrito non perdona: nessun giocatore della Premier è più decisivo e ha contribuito a più gol rispetto a lui in casa. Con la doppietta al Bournemouth ha fatto cinque (nessuno in trasferta) e cinque assist. A Stamford Bridge si illumina, per Conte è un’arma in più. Non ci sono solo Harzard e Diego Costa, il Chelsea è un’orchestra.

    CRESCIUTO DA GUARDIOLA - Il Chelsea l’ha comprato nell’estate 2015 per 27 milioni, ma il suo primo anno non è stato esaltante. Sette gol in 29 partite di Premier, ma i tifosi si aspettavano di più. La sua “colpa” è quella di essersi ritrovato in una squadra che, con Mourinho, non girava. Forse anche il fatto di aver esordito, il 23 agosto contro il West Bromwich, con gol e assist ha poi creato un’eccessiva pressione sul ragazzo. C’è bisogno anche di un po’ di tempo per ambientarsi, i primi mesi in Inghilterra non sono mai facili ma ha fatto gruppo con i giocatori spagnoli che giocano in altre squadre di Londra, come ad esempio Bellerin. Andando anche a cena nei ristoranti spagnoli nel quartiere di Chelsea. Ora si è ritrovato ed è tornato ai livelli del Barcellona. Quando la squadra gira, lui brilla: probabilmente non è un trascinatore, ma ha classe per essere d’aiuto quando serve. Chissà se a Londra ha incontrato anche il suo maestro Guardiola, che l’ha consacrato da talento a campione: 58 gol in 167 in blaugrana. Dal Camp Nou alla Premier: ora sono rivali. "Conte è meglio di Guardiola", aveva detto recentemente. La sfida è servita.

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